Scuole d'eccellenza
Inviato: 05 ago 2012, 00:26
Gentili amici del forum,
vi scrivo perché ho molti dubbi su quello che devo e che posso fare. Prego tutti di leggere questo filone, e confido che sarà utile ad altre persone in futuro.
Quest'anno ho fatto la maturità (scientifica), e mi appresto quindi ad entrare nel mondo dell'università. La mia naturale inclinazione verso le discipline teoretiche mi ha portato, dopo attente riflessioni, a scegliere il corso di laurea in matematica; ed è a questo proposito che vorrei le vostre opinioni.
Io abito a Roma: per mia fortuna, ci sono tre università pubbliche nella mia città, e tutte le tre tengono il corso di laurea in matematica. E la prima domanda che voglio porre a chi magari è nell'ambiente
universitario, è quale dei tre atenei (la sapienza, tor vergata, roma tre) mi consigliereste di frequentare.
Tuttavia so anche (come tutti voi, credo) che esistono delle scuole superiori universitarie come la normale di pisa o la galileiana. Ho spesso accarezzato l'idea di entrare in una di queste per godere, se non dei vantaggi economici, quanto meno di un'esperienza didattica nuova e lontana da casa. Ed è proprio qui che sorgono le varie questioni. Ho visto le prove d'ammissione, e constatato la loro elevata difficoltà. Debbo dire che non sono estraneo a questo genere di problemi, in quanto da un paio d'anni partecipo, en passant, alle varie gare matematiche che si fanno nella mia scuola. Nelle olimpiadi (che mi paiono essere le più vicine ai test d'ammissione delle scuole superiori) non sono mai andato oltre la gara di febbraio, sebbene quest'anno ci sia andato vicino. Molti problemi mi paiono semplicemente impossibili, e alle volte credo di mancare della necessaria facoltà d'intuizione. Del resto, non mi sono mai applicato più di tanto alla risoluzione di questi problemi, anche se seguo spesso il forum. A questo va aggiunta la mia totale ignoranza in fisica, che nasce dall'incompetenza dei miei professori, alimentata però dal mio disinteresse. Alla luce di tutto questo, ha senso da parte mia tentare il test d'ammissione a queste scuole? O è una perdita di tempo?
Volendo, potrei "allenarmi" sui problemi a partire dalla settimana prossima, ed è a questo punto che mi chiedo: è troppo tardi per prepararsi? Val la pena farlo? Ovverossia, il laureato d'eccellenza è effettivamente una spanna sopra rispetto a quello comune, o "trova lavoro più facilmente" (per usare la valuta del nostro mondo)? So che in queste scuole bisogna studiare molto e che ci sono alcuni esami aggiuntivi. Vi è effettivamente una maggiore qualità della didattica? Io, comunque, non voglio fare il matematico di professione.
Quando penso a tutto ciò, sento emergere la mia scarsa ambizione congenita nonché un senso di "debolezza" o inerzia dell'animo, e mi dico che tanto, non vale la pena, e che forse è meglio lasciar perdere; ma poi mi dico che un giorno mi troverò a rimpiangere le possibilità che avevo adesso, e che anzi, ho già sprecato tanto tempo utile, e che magari se solo mi fossi applicato bene avrei potuto passare ad una di queste scuole. E allora mi sento in fondo più debole ancora, non sapendo che cosa fare. Perché non mi piace l'idea di andare a fare le prove "così", tanto per fare, senza prepararmi, alla cieca; ma d'altronde mi dispiacerebbe ancor di più perdere del tempo a studiare matematica delle olimpiadi e veder poi siglata ufficialmente la mia mediocrità. Potrà sembrare ridicolo, ma mi sento turbato dalla possibilità di scegliere se provare o meno.
Che cosa devo fare?
Qualunque risposta o commento mi sarebbe molto prezioso. Se in questi giorni non rispondo, è perché sarò fuori; non mancherò comunque di leggere tutte le risposte.
vi scrivo perché ho molti dubbi su quello che devo e che posso fare. Prego tutti di leggere questo filone, e confido che sarà utile ad altre persone in futuro.
Quest'anno ho fatto la maturità (scientifica), e mi appresto quindi ad entrare nel mondo dell'università. La mia naturale inclinazione verso le discipline teoretiche mi ha portato, dopo attente riflessioni, a scegliere il corso di laurea in matematica; ed è a questo proposito che vorrei le vostre opinioni.
Io abito a Roma: per mia fortuna, ci sono tre università pubbliche nella mia città, e tutte le tre tengono il corso di laurea in matematica. E la prima domanda che voglio porre a chi magari è nell'ambiente
universitario, è quale dei tre atenei (la sapienza, tor vergata, roma tre) mi consigliereste di frequentare.
Tuttavia so anche (come tutti voi, credo) che esistono delle scuole superiori universitarie come la normale di pisa o la galileiana. Ho spesso accarezzato l'idea di entrare in una di queste per godere, se non dei vantaggi economici, quanto meno di un'esperienza didattica nuova e lontana da casa. Ed è proprio qui che sorgono le varie questioni. Ho visto le prove d'ammissione, e constatato la loro elevata difficoltà. Debbo dire che non sono estraneo a questo genere di problemi, in quanto da un paio d'anni partecipo, en passant, alle varie gare matematiche che si fanno nella mia scuola. Nelle olimpiadi (che mi paiono essere le più vicine ai test d'ammissione delle scuole superiori) non sono mai andato oltre la gara di febbraio, sebbene quest'anno ci sia andato vicino. Molti problemi mi paiono semplicemente impossibili, e alle volte credo di mancare della necessaria facoltà d'intuizione. Del resto, non mi sono mai applicato più di tanto alla risoluzione di questi problemi, anche se seguo spesso il forum. A questo va aggiunta la mia totale ignoranza in fisica, che nasce dall'incompetenza dei miei professori, alimentata però dal mio disinteresse. Alla luce di tutto questo, ha senso da parte mia tentare il test d'ammissione a queste scuole? O è una perdita di tempo?
Volendo, potrei "allenarmi" sui problemi a partire dalla settimana prossima, ed è a questo punto che mi chiedo: è troppo tardi per prepararsi? Val la pena farlo? Ovverossia, il laureato d'eccellenza è effettivamente una spanna sopra rispetto a quello comune, o "trova lavoro più facilmente" (per usare la valuta del nostro mondo)? So che in queste scuole bisogna studiare molto e che ci sono alcuni esami aggiuntivi. Vi è effettivamente una maggiore qualità della didattica? Io, comunque, non voglio fare il matematico di professione.
Quando penso a tutto ciò, sento emergere la mia scarsa ambizione congenita nonché un senso di "debolezza" o inerzia dell'animo, e mi dico che tanto, non vale la pena, e che forse è meglio lasciar perdere; ma poi mi dico che un giorno mi troverò a rimpiangere le possibilità che avevo adesso, e che anzi, ho già sprecato tanto tempo utile, e che magari se solo mi fossi applicato bene avrei potuto passare ad una di queste scuole. E allora mi sento in fondo più debole ancora, non sapendo che cosa fare. Perché non mi piace l'idea di andare a fare le prove "così", tanto per fare, senza prepararmi, alla cieca; ma d'altronde mi dispiacerebbe ancor di più perdere del tempo a studiare matematica delle olimpiadi e veder poi siglata ufficialmente la mia mediocrità. Potrà sembrare ridicolo, ma mi sento turbato dalla possibilità di scegliere se provare o meno.
Che cosa devo fare?
Qualunque risposta o commento mi sarebbe molto prezioso. Se in questi giorni non rispondo, è perché sarò fuori; non mancherò comunque di leggere tutte le risposte.