potenze di 2 per un numero primo (bis)
potenze di 2 per un numero primo (bis)
Allora...
Questo è abbastanza semplice, se la mia soluzione è giusta...
Consiglierei soprattutto a chi è agli inizi di provarci dato che la dimostrazione non è tanto difficile
dimostrare che se $ \dispaystyle 2^{n}+1 $ è primo allora $ \dispaystyle n $ è una potenza di $ \dispaystyle 2 $
Questo è abbastanza semplice, se la mia soluzione è giusta...
Consiglierei soprattutto a chi è agli inizi di provarci dato che la dimostrazione non è tanto difficile
dimostrare che se $ \dispaystyle 2^{n}+1 $ è primo allora $ \dispaystyle n $ è una potenza di $ \dispaystyle 2 $
Ultima modifica di angus89 il 08 feb 2008, 18:15, modificato 1 volta in totale.
Alla fine del diciannovesimo secolo, un matematico straordinario,Cantor, languiva in un manicomio... Più si avvicinava alle risposte che cercava, più esse sembravano allontanarsi. Alla fine impazzì, come altri matematici prima di lui
Re: potenze di 2 per un numero primo (bis)
Ci provo.angus89 ha scritto:se $ \dispaystyle 2^{n}+1 $ è primo allora $ \dispaystyle n $ è una potenza di $ \dispaystyle 2 $
Allora, partendo dal fatto abbastanza noto ed evidente (evidente svolgendo il prodotto dei termini a secondo membro) che $ \displaystyle a^{2k+1}+b^{2k+1}=(a+b)(a^{2k}-a^{2k-1} \cdot b+a^{2k-2}\cdot b^2-...+b^{2k}) $ arrivo a notare, ponendo $ \displaystyle a=2^m $ e $ \displaystyle b=1 $, che un numero P della forma $ \dispaystyle 2^{n}+1 $, se n è multiplo di un qualche numero dispari (cioè $ \displaystyle n=m(2k+1) $), è multiplo di $ \displaystyle 2^m+1 $ e di un fattore maggiore di 1 (per notare ciò, basta porre $ \dispaystyle b=1 $ nel lemmino di cui sopra e vedere come i termini di segno positivo superino sempre i termini negativi se a è maggiore di 1) e quindi non primo (tranne che nel trascurabile caso m=0, nel qual caso P assume il solo valore 2). Ora, abbiamo visto che n non può avere nessun fattore dispari. Il che significa che la sua fattorizzazione in numeri primi contiene solo numeri pari, cioè solo dei 2. Cioè, n è potenza di 2.
Sì, lo so, sono prolisso e avrei avuto bisogno di dimostrare la metà di quella roba, ma è come mi è venuto...
Buonasera a tutti,
Ob
Why are numbers beautiful? It’s like asking why is Beethoven’s Ninth Symphony beautiful. If you don’t see why, someone can’t tell you. I know numbers are beautiful. If they aren’t beautiful, nothing is. - P. Erdös
Ecco la spiegazione giusta:
$ 2^{n}\equiv -1 \pmod {2^n+1} $
$ 2^{2n}\equiv 1 \pmod {2^n+1} $
$ 2^{2^n}\equiv 1 \pmod {2^n+1} $
Dunque $ ord_{2^n+1} (2) \vert 2^n $ e da qui si ricava che l'ordine è una potenza di 2.
Dal fatto invece che:
$ ord\vert 2n, ord \not \vert n $ si hanno 3 possibilità:
(1) L'ordine non contiene nessuno dei fattori di $ n $.
Allora l'ordine è 2, che rende $ n=1 $
(2) L'ordine è $ 2n \Rightarrow 2n\vert 2^n $ da cui segue che $ n $è potenza di 2.
(3) L'ordine è $ 2k $ con $ k\vert n, k\not =2^a $ → assurdo
$ 2^{n}\equiv -1 \pmod {2^n+1} $
$ 2^{2n}\equiv 1 \pmod {2^n+1} $
$ 2^{2^n}\equiv 1 \pmod {2^n+1} $
Dunque $ ord_{2^n+1} (2) \vert 2^n $ e da qui si ricava che l'ordine è una potenza di 2.
Dal fatto invece che:
$ ord\vert 2n, ord \not \vert n $ si hanno 3 possibilità:
(1) L'ordine non contiene nessuno dei fattori di $ n $.
Allora l'ordine è 2, che rende $ n=1 $
(2) L'ordine è $ 2n \Rightarrow 2n\vert 2^n $ da cui segue che $ n $è potenza di 2.
(3) L'ordine è $ 2k $ con $ k\vert n, k\not =2^a $ → assurdo
Sembrano tutte corrette come soluzioni, magari quella più intuitiva era quella cui accennava Oblomov...non l'ho letta bene ma ci siamo...
Bastava sapere che la somma di due quadrati non è mai scomponibile, pertanto doveva essere n sempre divisibile per due, in definitiva una potenza di 2...
Anche quella di EUCLA non è male, anche se sono ancora poco pratico e non sò utilizzare al meglio le congruenze ma mi sembra giusta...
Bastava sapere che la somma di due quadrati non è mai scomponibile, pertanto doveva essere n sempre divisibile per due, in definitiva una potenza di 2...
Anche quella di EUCLA non è male, anche se sono ancora poco pratico e non sò utilizzare al meglio le congruenze ma mi sembra giusta...
Alla fine del diciannovesimo secolo, un matematico straordinario,Cantor, languiva in un manicomio... Più si avvicinava alle risposte che cercava, più esse sembravano allontanarsi. Alla fine impazzì, come altri matematici prima di lui