matematici in azienda

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gordio
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matematici in azienda

Messaggio da gordio »

dal corriere della sera di venerdì scorso, un articolo che suppongo dovrebbe interessare molti di voi:


Una bella mente? In azienda ora più spazio ai matematici

Li cercano banche, assicurazioni e consulenti

Il 60% trova il posto un anno dopo la laurea. Ma le piccole imprese ancora resistono


La laurea in matematica? Un' idea stramba di fissati per l' astrazione fine a se stessa, senza nessuna seria prospettiva di lavoro che non sia l' insegnamento. Tanto più che lo stesso futuro da insegnante, oggi, non è più quel serbatoio che faceva da paracadute per chi non trovava un lavoro «vero». Ma è davvero ancora così? Per un malinteso senso delle opportunità sono dieci anni che le famiglie e i giovani scartano sistematicamente la matematica, ritenendo più promettenti per il loro futuro altre discipline. Così, in quel periodo, gli iscritti nelle università sono crollati del 60% e il sistema dell' istruzione oggi fatica perfino a trovare docenti. IL POSTO UN ANNO DOPO - Eppure andando a vedere la realtà delle statistiche le prospettive occupazionali sono tutt' altro che negative. Istat, Consorzio universitario Almalaurea e i dati forniti dalle singole facoltà, infatti, indicano come il mercato del lavoro premi chi ha in tasca una laurea matematica: a un anno dal conseguimento del titolo, oltre il 60% dei laureati trova occupazione. Una percentuale che sale all' 80% dopo tre anni, cioè dopo che molti hanno concluso una loro formazione post-universitaria e hanno cominciato a lavorare. Il nostro sistema economico ricerca laureati in matematica soprattutto per una caratteristica che solo loro sembrano avere: gli strumenti teorici per gestire la complessità. Banche, assicurazioni, società informatiche e di telecomunicazioni, perfino le amministrazioni pubbliche, oggi hanno infatti bisogno di qualcuno in grado di comprendere, interpretare, governare la complessità attraverso modelli, appunto di natura matematica, capaci di conferirle ordine e direzione. CONSULENTI D' IMPRESA - Di matematici e di modelli, per esempio, ha fame un settore inaspettato, quello della consulenza e dei servizi alle imprese. «La ricerca di matematici è un trend crescente - conferma Clara Pilliteri, responsabile recruiting di Kpmg Advisory-. Su 17 ricerche che abbiamo aperto oggi nei servizi finanziari, almeno tre hanno un taglio matematico. Inoltre stiamo ora cercando di assumere dei "financial engineer", gli esperti in modelli finanziari, e abbiamo orientato la ricerca sui laureati in matematica, nella convinzione che, per questi ruoli, sia preferibile un background teorico-quantitativo ad uno economico, perché servono doti logiche e propensione a lavorare per categorie astratte». E' d' accordo Laura Carli, responsabile assunzioni di Accenture Italia: «Il laureato in matematica è per noi un profilo sempre più importante, sia da inserire nell' area dei servizi legati alla consulenza, sia in quella che fornisce soluzioni applicative basate sulle nuove tecnologie. Per questo nel 2006 prevediamo di incrementare la percentuale di questi laureati, che apprezziamo soprattutto per le doti analitiche e per l' approccio sistemico ai problemi». LA SFIDA DELLE PICCOLE IMPRESE - Più lentamente procede invece la scoperta dei matematici da parte delle industrie di dimensioni non grandi. «Le piccole e medie imprese - spiega Mario Primicerio, presidente della Società italiana di matematica applicata e industriale - non sanno ancora quanto può fare per loro il matematico, anche in campi apparentemente lontani dall' astrazione teorica. Basti pensare, per esempio, che oggi le grandi aziende arrivano a produrre caffè adatto per un buon espresso, solo applicando alla lavorazione dei chicchi i risultati di un modello matematico di distribuzione ottimale della granulometria». Intanto anche la pubblica amministrazione guarda con interesse ai neo dottori in matematica. Elisabetta Tesi ha lei stessa una laurea in matematica ed è una convinta sostenitrice dell' ingresso dei matematici nella Pa. Si è si è sempre occupata di risorse umane, prima in Olivetti e poi in Ernst&Young, prima di approdare al Comune di Firenze e infine alla municipalizzata dei trasporti Ataf, per la quale dirige l' area del personale. «Ho selezionato tanti matematici perché la loro formazione è una porta sul mondo che avvicina tutte le altre discipline senza rigidità e schemi. Coniuga interdisciplinarità, fantasia, rigore e passione per le soluzioni. Ogni giorno mi rendo conto di quanto il matematico possa fare per lo sviluppo dei servizi: tutto il comparto, infatti, ormai si sviluppa secondo gli indirizzi dell' e-government grazie agli strumenti dell' intelligenza artificiale. Il matematico sa muoversi con disinvoltura tra quei modelli di simulazione che si applicano un po' ovunque, dalla gestione della mobilità di tram e autobus, alla semaforica intelligente». Thomas Mackinson ACCENTURE ITALIA Il laureato in matematica è per noi un profilo sempre più importante, sia per i servizi di consulenza, sia per applicazioni delle nuove tecnologie

Mackinson Thomas



cosa ne pensate? è vero che c'è forte richiesta di matematici da parte delle aziende, banche, assicurazioni e anche amministrazioni pubbliche?
nel caso sia vero, per cercare un lavoro di questo tipo è meglio secondo voi scegliere un curriculum universitario di matematica applicata (modelli, matematica finanziaria) oppure fare matematica pura anche alla specialistica (magari per avere una preparazione più solida e generale) e solo dopo buttarsi sulle applicazioni, magari con qualche master?
thx
Giggles
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Messaggio da Giggles »

beh... teoria dei numeri è certamente pura, ma alle banche serve per i sistemi di crittografia....
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Messaggio da fph »

Giggles ha scritto:beh... teoria dei numeri è certamente pura, ma alle banche serve per i sistemi di crittografia....
IMHO non credo che le banche sviluppino in proprio nuovi sistemi di crittografia.

Giusto per dire la mia... ho assistito di recente a un paio di "incontri con gli studenti" organizzati da due banche di investimenti. Nessuno dei due incontri era indirizzato specificamente ai matematici.
L'impressione che ne ho ricavato è che forse i matematici possono interessare a loro, ma le cose che fanno non sembrano molto interessanti "dal punto di vista di un matematico" (well, dal /mio/ almeno).
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Messaggio da desko »

Io al momento non posso che confermare: sto finendo uno stage di master in un'azienda meccanica, con buone prospettive che mi tengano perché sta nascendo un gruppo di ricerca per la prossima generazione di macchine. Al momento sono l'unico matematico su circa 500 dipendenti.

L'altra sera ho incontrato un prof del dipartimento di matematica (ma che insegna ad ingegneria) e mi diceva che secondo lui stanno aumentando le richieste di matematici anche perché sta calando la qualità media degli ingegneri (legato anche al 3+2) e quindi stiamo guadagnando terreno in quelle aree in cui c'è una sovrapposizione di competenze.
Non mi è sembrato un discorso assurdo.
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Giggles
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Messaggio da Giggles »

fph ha scritto:
Giggles ha scritto:beh... teoria dei numeri è certamente pura, ma alle banche serve per i sistemi di crittografia....
IMHO non credo che le banche sviluppino in proprio nuovi sistemi di crittografia.
uhm, probabilmente hai ragione tu, però so che i sistemi di crittografia per l'e-business sono principalmente due, la RSA e un metodo che non conosco che ha a che fare con le curve ellittiche... però attualmente sono in contrasto, chi sostiene sia meglio uno o meglio l'altro.... e le banche veramente grandi presuppongo siano interessate in tal senso alle ricerche in campi che riguardano questi sistemi. Ma forse viaggio troppo con la fantasia.... :oops:

comunque ci sono molte aziende che hanno bisogno di matematici... penso all'AT&T americana, molti ottimi atematici lavorano lì, e molti lavori escono da quei laboratori.
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Messaggio da gordio »

ma è così difficile fare ricerca in italia? più difficile che lavorare in azienda?
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desko
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Messaggio da desko »

gordio ha scritto:ma è così difficile fare ricerca in italia? più difficile che lavorare in azienda?
Un mio prof l'alro giorno mi diceva che il lavoro in azienda per matematici è tendenzialmente in amuento, perché con la riforma del 3+2 la qualità media dell'ingegnere si sta abbassando un po' e così nelle aree di competenze sovrapposte stiamo guadagnando terreno.
Non so quanto corrisponda a realtà, ma non mi sembra campata per aria.
Io sono sempre stato convinto che un matematico in azienda fa sempre bene, solo che le aziende ancora non lo sanno. Ma ora sto facendo il ricercatore in un'azienda meccanica perché il mio capo è convinto che la vera innovazione tecnologica parte dall'innovare nella matematica utilizzata.
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