Le ragazze alle Olimpiadi
Le ragazze alle Olimpiadi
Qualcuno ha fatto studi sulla partecipazione alle diverse fasi delle Olimpiadi per genere? Perchè le ragazze che arrivano a Cesenatico sono pochissime? Secondo voi sarebbe auspicabile un certo numero di quote per le ragazze (per spezzare un circolo vizioso che potrebbe essersi creato)?
Re: Le ragazze alle Olimpiadi
Cioè?Eolo ha scritto:Secondo voi sarebbe auspicabile un certo numero di quote per le ragazze (per spezzare un circolo vizioso che potrebbe essersi creato)?
Dire che passano almeno 10 ragazze per 100 ragazzi?
Ma no!
Sarebbe ingiusto, scusa.
Se le ragazze non vanno è perché non hanno voglia di partecipare, sarebbe ingiusto farle passare lo stesso a scapito di altri interessati.
Nel caso delle gare di matematica -negli altri poi è un altro paio di maniche- nessuno ci discrimina.
Se fanno un certo tot di punti passano, nessuno pensa "no, questa è una ragazza, meglio di no."
Guarda, fidati, te lo dice una ragazza che adora le gare di martematica: finché non impediscono a quelle brave di passare, non c'è nessuna ingiustizia.
Ciao, e scusa il poema.
(Io infatti sono l'unica da Roma... )
Someone, somewhere, is always doing something someone else said was impossible.
Il pi greco è il George Clooney della matematica.
La bellezza di un esercizio è inversamente proporzionale al rapporto tra la sua difficoltà e la semplicità con cui è posto.
Il pi greco è il George Clooney della matematica.
La bellezza di un esercizio è inversamente proporzionale al rapporto tra la sua difficoltà e la semplicità con cui è posto.
Tibor Gallai ha scritto:Allora, mettiamola giù senza mezzi termini, così ci capiamo meglio.
Una donna può essere cessa anche oltre il disumano, ma se è disponibile e la dà via volentieri, ne trova almeno 200 che se la prendono al volo, e una fila sterminata dietro a questi.
Un uomo moderatamente cesso fa prima ad andare con un'aspirapolvere, o altro macchinario dotato di fessure. Tanto non trova di meglio, a meno di pagare MOLTO.
Ne segue che un uomo cesso non è penalizzato dal dedicarsi alla matematica. Anzi, può trarne nuove forme di godimento, che nemmeno un aspirapolvere a 3 velocità può dargli.
Ma se una donna si dedica alla matematica, genera paura e sgomento. Un oggetto sessuale che ragiona? Non può essere. A quel punto, ogni uomo sa che è meglio un aspirapolvere, che almeno succhia e tace. Questo però Piero Angela non ve lo dice.
Fine della spiegazione. (eravamo in birreria? sì.. ok)
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Questo mostra più che altro che Tibor non ha capito come trattare con le ragazze (ci sono infiniti esempi a riprova del fatto che l'aspetto fisico non conta un granché) ma non che le ragazze siano discriminate nelle gare di matematica.
The best argument against democracy is a five-minute conversation with the average voter. - Winston Churchill
Quale interesse? Premetto che non ho le prove, sto solo facendo ragionamenti da verificare..Penso che se andiamo a controllare i voti in matematica delle ragazze nelle scuole superiori li troviamo più alti di quelli dei ragazzi, quasi tutte queste brave ragazze però poi decidono di non partecipare alle Olimpiadi e se partecipano non ci mettono quel po' di grinta e di voglia di vincere che serve (vincere non è solo questione di competenze tecniche ma anche di voglia, di temperamento..). Le quote potrebbero servire per smuovere qualcosa, per sbloccare la voglia di vincere, per prenderci gusto... Alla Matematica potrebbe mancare qualcosa se tante brave ragazze brave in matematica non riuscissero ad emergere. O no?
Mi permetto solo di notare che la matematica è stata inventata (o scoperta?) da maschi. Credo che il modo di pensare non sia uguale tra maschi-donne e che dunque quest'ultime siano meno portate-interessate proprio per questo. Anche al giorno d'oggi, chi propone tutti i quesiti? Maschi. I voti e la matematica che si fa a scuola sono un altro discorso, li basta impegno e studio.
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Premetto che il fatto della partecipazione femminile alle olimpiadi, o in generale l'interessamento alle materie scientifiche, è un argomento annoso e delicato. Il fatto che molte ragazze vadano bene in matematica a scuola non è molto significativo, perché i risultati scolastici e quelli alle olimpiadi sono in generale piuttosto scollegati. Qualcosa del genere avviene all'università, dove molte ragazze si iscrivono a matematica, ma non molte continuano la carriera accademica. Purtroppo non so se questo sia un problema di attitudine ed interesse, un problema di condizionamento sociale, o più probabilmente una mescolanza dei due.
Per quanto riguarda le olimpiadi, una cosa da tenere di conto è che gli uomini sono generalmente più competitivi, in qualsiasi campo. Cioè, sentono di più lo stimolo della gara rispetto alla controparte femminile, sono più interessati a primeggiare. Credo che sia un ovvio fenomeno evolutivo, ma di nuovo potrebbe essere influenzato da fattori sociali.
Non so quanto l'idea di introdurre quote rosa potrebbe far bene alle olimpiadi. Il problema è già dibattuto in altri ambiti, a cominciare da quello politico, dove la discriminazione è più evidente. Anche in queste situazioni molte persone, di entrambi i sessi, sono contrarie perché vedono proprio nelle quote rosa una discriminazione: invece di trovare una soluzione naturale alla carenza di donne, si tiene un atteggiamento paternalistico.
In un ambito corretto come quello delle olimpiadi, questo sarebbe visto a maggior ragione come un arbitrio, non esistendo (credo) il dubbio che i maschi vengano favoriti nelle gare.
Per quanto riguarda le olimpiadi, una cosa da tenere di conto è che gli uomini sono generalmente più competitivi, in qualsiasi campo. Cioè, sentono di più lo stimolo della gara rispetto alla controparte femminile, sono più interessati a primeggiare. Credo che sia un ovvio fenomeno evolutivo, ma di nuovo potrebbe essere influenzato da fattori sociali.
Non so quanto l'idea di introdurre quote rosa potrebbe far bene alle olimpiadi. Il problema è già dibattuto in altri ambiti, a cominciare da quello politico, dove la discriminazione è più evidente. Anche in queste situazioni molte persone, di entrambi i sessi, sono contrarie perché vedono proprio nelle quote rosa una discriminazione: invece di trovare una soluzione naturale alla carenza di donne, si tiene un atteggiamento paternalistico.
In un ambito corretto come quello delle olimpiadi, questo sarebbe visto a maggior ragione come un arbitrio, non esistendo (credo) il dubbio che i maschi vengano favoriti nelle gare.
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Le persone che veramente organizzano le gare (nel senso di proporre e selezionare i problemi) sono un insieme variabile che comprende professori, ex olimpionici, studenti della scuola normale o in generale persone in gamba ed interessate a contribuire. Essendo da un po' fuori dal giro, non so se in questo momento tale insieme comprenda o meno donne. Ma sicuramente potrebbe comprenderle se qualche ragazza brava e interessata si proponesse di partecipare alle riunioni.Eolo ha scritto:A proposito di circolo vizioso: il comitato organizzatore delle olimpiadi è costituito da 16 membri, tutti di genere maschile. Perchè?
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per il semplice motivo che per avere buoni voti al liceo basta studiare molto (e le ragazze tendenzialmente studiano di più, tengono di più ai voti) per andare discretamente bene alle olimpiadi di matematica non basta studiare.Eolo ha scritto:Quale interesse? Premetto che non ho le prove, sto solo facendo ragionamenti da verificare..Penso che se andiamo a controllare i voti in matematica delle ragazze nelle scuole superiori li troviamo più alti di quelli dei ragazzi, quasi tutte queste brave ragazze però poi decidono di non partecipare alle Olimpiadi e se partecipano non ci mettono quel po' di grinta e di voglia di vincere che serve (vincere non è solo questione di competenze tecniche ma anche di voglia, di temperamento..). Le quote potrebbero servire per smuovere qualcosa, per sbloccare la voglia di vincere, per prenderci gusto... Alla Matematica potrebbe mancare qualcosa se tante brave ragazze brave in matematica non riuscissero ad emergere. O no?
se una ragazza è brava, vince. Se una ragazza è veramente brava, va alle IMO. Esattamente come i maschi. Se una ragazza non vince, qualunque sia il motivo, senza tirare fuori le solite balle sentite e risentite sulla formazione data dalla società, è perchè non se lo è meritato. Esattamente come per un ragazzo.
Per il fatto dei voti a scuola, è noto che sono il risultato di secchionaggine acuta e non dipendono dalle doti intelletive dello studente.
Dare le quote rosa alle olimpiadi sarebbe come dare l'8 politico ai maschi nelle aule di scuola.
Per il fatto dei voti a scuola, è noto che sono il risultato di secchionaggine acuta e non dipendono dalle doti intelletive dello studente.
Dare le quote rosa alle olimpiadi sarebbe come dare l'8 politico ai maschi nelle aule di scuola.
Il tempo svela ogni cosa......ma allora perchè quel maledetto problema non si risolve da solo?!
esatto perchè le quote rosa hanno un senso dove è posta in atto una discriminazione, nell'ambito delle odm non esiste questa discriminazione e quindi non hanno senso di esistere.Maioc92 ha scritto:se una ragazza è brava, vince. Se una ragazza è veramente brava, va alle IMO. Esattamente come i maschi. Se una ragazza non vince, qualunque sia il motivo, senza tirare fuori le solite balle sentite e risentite sulla formazione data dalla società, è perchè non se lo è meritato. Esattamente come per un ragazzo.
Per il fatto dei voti a scuola, è noto che sono il risultato di secchionaggine acuta e non dipendono dalle doti intelletive dello studente.
Dare le quote rosa alle olimpiadi sarebbe come dare l'8 politico ai maschi nelle aule di scuola.
Re: Le ragazze alle Olimpiadi
Esatto. L'uguaglianza deve essere nelle opportunità, mica nei risultati, non si può forzare all'uguaglianza quando si è diversi.Clara ha scritto:Cioè?Eolo ha scritto:Secondo voi sarebbe auspicabile un certo numero di quote per le ragazze (per spezzare un circolo vizioso che potrebbe essersi creato)?
Dire che passano almeno 10 ragazze per 100 ragazzi?
Ma no!
Sarebbe ingiusto, scusa.
Se le ragazze non vanno è perché non hanno voglia di partecipare, sarebbe ingiusto farle passare lo stesso a scapito di altri interessati.
Nel caso delle gare di matematica -negli altri poi è un altro paio di maniche- nessuno ci discrimina.
Se fanno un certo tot di punti passano, nessuno pensa "no, questa è una ragazza, meglio di no."
Guarda, fidati, te lo dice una ragazza che adora le gare di martematica: finché non impediscono a quelle brave di passare, non c'è nessuna ingiustizia.
Ciao, e scusa il poema.
(Io infatti sono l'unica da Roma... )
Come non quotare la secchionaggine acuto by Maioc