Inviato: 01 gen 1970, 01:33
Ciao a tutti è da poco che mi sono registrato, e questa è la prima volta in assoluto che scrivo in questi forum. Vorrei saper, da matematici più esperti di me, se questa critica, che ho trovato navigando on-line, alla dimostrazione di Wiles dell\'ultimo teorema di Fermat, è corretta. Ringrazio fin da ora per le risposte che giungeranno.
<BR>
<BR>La dimostrazione del teorema di Fermat; da parte di Wiles, ma unitamente al contributo di diversi matematici del XX secolo, si fonda sul presupposto della riduzione all’assurdo dell’esistenza di un’equazione che contiene le ipotetiche soluzioni dell’equazione di Fermat ossia l’equazione ellittica di Frey. Frey ha ottenuto questa equazione complicando l’equazione di Fermat con le sue ipotetiche soluzioni.
<BR>Wiles sarebbe riuscito a dimostrare che tutte le equazioni ellittiche, quindi anche quella di Frey, possiedono una proprietà particolare, ossia quella di essere equazioni modulari. Se non che, dai risultati delle ricerche, è emerso che l’equazione ellittica di Frey non avrebbe questa proprietà. La conclusione tratta da Wiles, sulla base delle sue dimostrazioni, è la seguente: poiché tutte le equazioni ellittiche sono modulari e poiché l’equazione ellittica di Frey non è modulare allora l’equazione ellittica di Frey non esiste, sarebbe un semplice mostro matematico, perciò i simboli delle ipotetiche soluzioni dell’equazione di Fermat contenuti nell’equazione ellittica di Frey, sono simboli di niente, sono semplici segni grafici senza alcun significato. Dunque, siccome l’equazione ellittica di Frey è stata ottenuta dall’equazione di Fermat presupponendone le soluzioni, e siccome l’equazione ellittica di Frey non esiste, non esistono neppure le soluzioni dell’equazione di Fermat e cioè quanto si voleva dimostrare.
<BR>Questa dimostrazione, apparentemente ineccepibile, presenta tuttavia un punto di debolezza nel momento in cui tratta di un oggetto da prendere con estrema cura e al quale forse non è stata prestata sufficiente attenzione critica (epistemologica). Questo oggetto è l’esistenza di qualche cosa. Infatti qualsiasi dimostrazione o argomentazione non può prescindere in nessun caso dall’esistenza dell’oggetto di cui si vuole dimostrare qualche cosa. Anche la dimostrazione per assurdo, che riguardi l’esistenza di qualcosa, deve essere eseguita con estrema attenzione epistemologica. Si può dimostrare abbastanza agevolmente l’esistenza o la non esistenza di una proprietà di un oggetto, ma ben altra cosa è dimostrare l’esistenza o la non esistenza dell’oggetto medesimo di cui si evidenziano delle proprietà. Infatti è impossibile dimostrare l’esistenza o la non esistenza di un oggetto sulla base di una sua caratteristica. Questo è naturalmente un assioma, ma un assioma di cui non si intravedono eccezioni. Questo assioma, che ho chiamato dell’esistenza implicita può essere formulato, in modo più rigoroso, come segue: ∀x[(x ∈ p)⊃ Ǝx(x ∈ p)], ossia: per ogni x, se x possiede la proprietà p (o non p), allora esiste un x tale che x è p (o non p). In termini più semplici si può affermare che, se x ha la proprietà p (o non p), allora x esiste. Certamente questo vale in senso logico e non in senso fisico, per cui logicamente esistono anche le chimere, ma non fisicamente. È però assai semplice intuire che gli oggetti della matematica non hanno un’esistenza fisica, ma soltanto logica.
<BR>Riportiamo ora la precedente argomentazione alla dimostrazione del teorema di Fermat. Lo schema logico delta dimostrazione è il seguente:
<BR>a) Tutte le equazioni ellittiche sono modulari
<BR>b) L’equazione ellittica di Frey non è modulare
<BR>c) L’equazione ellittica di Frey non esiste
<BR>d) L’equazione di Fermat non ha soluzioni
<BR>Ossia:
<BR>a) ∀x(x ∈ p)
<BR>b) x1 ∈ -p
<BR>c) -E x1
<BR>d)TF
<BR>Tuttavia, per l’assioma dell’esistenza implicita possiamo svolgere la seguente deduzione
<BR>a) ∀x(x ∈ p) (tutte le equazioni ellittiche sono modulari)
<BR>b) ∀x(x ∈ -p) (esiste un’equazione ellittica, quella di Frey, non modulare)
<BR>c) Contraddizione (a o b, è falso)
<BR>Questo argomento, ammesso l’assioma, ci fa concludere che Wiles non ha dimostrato il teorema di Fermat.
<BR>Più semplicemente, il ragionamento dimostrativo, portato all’essenziale, sarebbe analogo ai seguenti:
<BR>a) Tutti triangoli hanno tre lati
<BR>b) Il triangolo di questo disegno non ha tre lati
<BR>c) Il triangolo di questo disegno non esiste
<BR>Oppure:
<BR>a) Tutti gli alberi hanno foglie verdi
<BR>b) L ‘albero del mio giardino non ha foglie verdi
<BR>c) L ‘albero del mio giardino non esiste
<BR>In questi esempi è facile vedere come sia stata utilizzata una logica poco corretta, perché si intende dimostrare la non esistenza di un oggetto sulla base di una sua proprietà (o non proprietà), che ne presuppone l’esistenza. L’equazione ellittica di Frey, dunque, se la si ritiene tale, esiste. Se invece è un semplice segno grafico, allora non la si può trattare, neanche per assurdo, come equazione, per ricercarne le proprietà o le non proprietà, perché in questo caso le (ipotetiche) soluzioni dell’equazione di Fermat sono ammesse conte reali e non ipotetiche, come facenti parte della struttura stessa dell’equazione, senza le quali è vero che l’equazione non esisterebbe, ma, di conseguenza, cadrebbe ogni ulteriore argomento, in quanto non ne potrebbe essere studiata la struttura, tale da essere definita non modulare. In realtà noi non sappiamo ancora se l’espressione grafica di Frey (detta equazione ellittica) sia un’equazione ellittica o un’opera d’arte, e Fermat ha vinto la sua ennesima sfida.
<BR><BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: psion_metacreativo il 30-12-2002 14:56 ]
<BR>
<BR>La dimostrazione del teorema di Fermat; da parte di Wiles, ma unitamente al contributo di diversi matematici del XX secolo, si fonda sul presupposto della riduzione all’assurdo dell’esistenza di un’equazione che contiene le ipotetiche soluzioni dell’equazione di Fermat ossia l’equazione ellittica di Frey. Frey ha ottenuto questa equazione complicando l’equazione di Fermat con le sue ipotetiche soluzioni.
<BR>Wiles sarebbe riuscito a dimostrare che tutte le equazioni ellittiche, quindi anche quella di Frey, possiedono una proprietà particolare, ossia quella di essere equazioni modulari. Se non che, dai risultati delle ricerche, è emerso che l’equazione ellittica di Frey non avrebbe questa proprietà. La conclusione tratta da Wiles, sulla base delle sue dimostrazioni, è la seguente: poiché tutte le equazioni ellittiche sono modulari e poiché l’equazione ellittica di Frey non è modulare allora l’equazione ellittica di Frey non esiste, sarebbe un semplice mostro matematico, perciò i simboli delle ipotetiche soluzioni dell’equazione di Fermat contenuti nell’equazione ellittica di Frey, sono simboli di niente, sono semplici segni grafici senza alcun significato. Dunque, siccome l’equazione ellittica di Frey è stata ottenuta dall’equazione di Fermat presupponendone le soluzioni, e siccome l’equazione ellittica di Frey non esiste, non esistono neppure le soluzioni dell’equazione di Fermat e cioè quanto si voleva dimostrare.
<BR>Questa dimostrazione, apparentemente ineccepibile, presenta tuttavia un punto di debolezza nel momento in cui tratta di un oggetto da prendere con estrema cura e al quale forse non è stata prestata sufficiente attenzione critica (epistemologica). Questo oggetto è l’esistenza di qualche cosa. Infatti qualsiasi dimostrazione o argomentazione non può prescindere in nessun caso dall’esistenza dell’oggetto di cui si vuole dimostrare qualche cosa. Anche la dimostrazione per assurdo, che riguardi l’esistenza di qualcosa, deve essere eseguita con estrema attenzione epistemologica. Si può dimostrare abbastanza agevolmente l’esistenza o la non esistenza di una proprietà di un oggetto, ma ben altra cosa è dimostrare l’esistenza o la non esistenza dell’oggetto medesimo di cui si evidenziano delle proprietà. Infatti è impossibile dimostrare l’esistenza o la non esistenza di un oggetto sulla base di una sua caratteristica. Questo è naturalmente un assioma, ma un assioma di cui non si intravedono eccezioni. Questo assioma, che ho chiamato dell’esistenza implicita può essere formulato, in modo più rigoroso, come segue: ∀x[(x ∈ p)⊃ Ǝx(x ∈ p)], ossia: per ogni x, se x possiede la proprietà p (o non p), allora esiste un x tale che x è p (o non p). In termini più semplici si può affermare che, se x ha la proprietà p (o non p), allora x esiste. Certamente questo vale in senso logico e non in senso fisico, per cui logicamente esistono anche le chimere, ma non fisicamente. È però assai semplice intuire che gli oggetti della matematica non hanno un’esistenza fisica, ma soltanto logica.
<BR>Riportiamo ora la precedente argomentazione alla dimostrazione del teorema di Fermat. Lo schema logico delta dimostrazione è il seguente:
<BR>a) Tutte le equazioni ellittiche sono modulari
<BR>b) L’equazione ellittica di Frey non è modulare
<BR>c) L’equazione ellittica di Frey non esiste
<BR>d) L’equazione di Fermat non ha soluzioni
<BR>Ossia:
<BR>a) ∀x(x ∈ p)
<BR>b) x1 ∈ -p
<BR>c) -E x1
<BR>d)TF
<BR>Tuttavia, per l’assioma dell’esistenza implicita possiamo svolgere la seguente deduzione
<BR>a) ∀x(x ∈ p) (tutte le equazioni ellittiche sono modulari)
<BR>b) ∀x(x ∈ -p) (esiste un’equazione ellittica, quella di Frey, non modulare)
<BR>c) Contraddizione (a o b, è falso)
<BR>Questo argomento, ammesso l’assioma, ci fa concludere che Wiles non ha dimostrato il teorema di Fermat.
<BR>Più semplicemente, il ragionamento dimostrativo, portato all’essenziale, sarebbe analogo ai seguenti:
<BR>a) Tutti triangoli hanno tre lati
<BR>b) Il triangolo di questo disegno non ha tre lati
<BR>c) Il triangolo di questo disegno non esiste
<BR>Oppure:
<BR>a) Tutti gli alberi hanno foglie verdi
<BR>b) L ‘albero del mio giardino non ha foglie verdi
<BR>c) L ‘albero del mio giardino non esiste
<BR>In questi esempi è facile vedere come sia stata utilizzata una logica poco corretta, perché si intende dimostrare la non esistenza di un oggetto sulla base di una sua proprietà (o non proprietà), che ne presuppone l’esistenza. L’equazione ellittica di Frey, dunque, se la si ritiene tale, esiste. Se invece è un semplice segno grafico, allora non la si può trattare, neanche per assurdo, come equazione, per ricercarne le proprietà o le non proprietà, perché in questo caso le (ipotetiche) soluzioni dell’equazione di Fermat sono ammesse conte reali e non ipotetiche, come facenti parte della struttura stessa dell’equazione, senza le quali è vero che l’equazione non esisterebbe, ma, di conseguenza, cadrebbe ogni ulteriore argomento, in quanto non ne potrebbe essere studiata la struttura, tale da essere definita non modulare. In realtà noi non sappiamo ancora se l’espressione grafica di Frey (detta equazione ellittica) sia un’equazione ellittica o un’opera d’arte, e Fermat ha vinto la sua ennesima sfida.
<BR><BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: psion_metacreativo il 30-12-2002 14:56 ]