[N base] MCD

Vuoi proporre i tuoi esercizi? Qui puoi farlo!!

Moderatore: tutor

Avatar utente
Marco
Site Admin
Messaggi: 1331
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Località: IMO '93

Messaggio da Marco »

Ciao. Una raccolta per i novizi di proprietà dell\'MCD che tornano utili spesso.
<BR>
<BR>d = MCD(a,b) è il massimo comun divisore tra gli interi a e b (supposti diversi da 0), vale a dire quel numero che gode di:
<BR>
<BR>I. d | a; d | b [\"|\" significa \"è sottomultiplo\"] ossia è un divisore comune;
<BR>II. se d\' | a e d\' | b, allora d\' | d, ossia di tutti i divisori comuni, è il massimo;
<BR>III. d è positivo [a rigore, se I e II sono verificate da d, lo sono anche da -d; per convenzione si sceglie come unico valore quello positivo].
<BR>
<BR>A volte si scrive pure (a,b) per intendere MCD(a,b).
<BR>
<BR>Dimostrare che:
<BR>
<BR>i) (a,b) divide a+b, a-b e, in generale, ha + kb (h, k interi)
<BR>ii) (a,b) = (a+b,a) = (a-b,a)
<BR>iii) (a,b,c) = ((a,b),c)
<BR>iv) Se r è il resto della divisione di a per b, allora (a,b) = (b,r)
<BR>
<BR>v) Il seguente algoritmo [detto di Euclide o delle divisioni successive] permette di calcolare il MCD di a e b:
<BR>
<BR>1. Inizio con a<sub>0</sub> = a; b<sub>0</sub> = b; i = 0.
<BR>
<BR>2. Eseguo la divisione di a<sub>i</sub> : b<sub>i</sub>. q è il quoziente e r il resto.
<BR>
<BR>3. Se r = 0, allora MCD(a,b) = b<sub>i</sub> e l\'algoritmo finisce.
<BR>
<BR>4. Se invece r > 0, pongo a<sub>i+1</sub> = b<sub>i</sub>; b<sub>i+1</sub> = r; incremento i di 1 e ricomincio dal passo 2.
<BR>
<BR>Dimostrare che l\'algoritmo (*) finisce in tempo finito e (**) fornisce il risultato corretto.
<BR>
<BR>vi) [Identità di Bézout]
<BR>Esistono interi r e s tali che ra + sb = (a,b).
<BR>
<BR>vii) Di tutti i numeri che possono essere scritti nella forma ra + sb, r e s interi, il più piccolo tra di essi che sia positivo è proprio (a,b).
<BR>
<BR>Altro?...
<BR>
<BR>Ciao. M.
<BR>
<BR>\"We shall see. So many strange things have chanced that to learn the prais of a fair lady under the loving strokes of a Dwarf\'s axe will seem no great wonder.\"<BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: marco il 02-12-2004 17:02 ]
[i:2epswnx1]già ambasciatore ufficiale di RM in Londra[/i:2epswnx1]
- - - - -
"Well, master, we're in a fix and no mistake."
MindFlyer

Messaggio da MindFlyer »

Sarebbe interessante mettere qualche proprietà che lega MCD e mcm. Forse in un altro thread?
Avatar utente
Boll
Messaggi: 1076
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Località: Piacenza

Messaggio da Boll »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>i) (a,b) divide a+b, a-b e, in generale, ha + kb (h, k interi)
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>MCD(a,b)|a
<BR>MCD(a,b)|b
<BR>quindi, per la definizione stessa di divisibilità
<BR>a=j<sub>1</sub>*MCD
<BR>b=j<sub>2</sub>*MCD
<BR>ha+kb=h(j<sub>1</sub>*MCD)+k(j<sub>2</sub>*MCD)
<BR>ha+kb=MCD*(hj<sub>1</sub>+kj<sub>2</sub>)
<BR>da cui MCD|ha+kb<BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Boll il 02-12-2004 18:44 ]
"Ma devo prendere una n-upla qualsiasi o una n-upla arbitraria?" (Lui)
Avatar utente
Boll
Messaggi: 1076
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Località: Piacenza

Messaggio da Boll »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>ii) (a,b) = (a+b,a) = (a-b,a)
<BR>iii) (a,b,c) = ((a,b),c)
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>ii) Supponiamo per assurdo che non sia così, allora poichè MCD(a,b)|a+b, bisognerebbe che esistesse un fattore k che è uno zero modulo a, modulo a+b, ma non modulo b. Assurdo
<BR>
<BR>iii) MCD(a,b,c)=d, allora a=d*k<sub>1</sub>, b=d*k<sub>2</sub>, c=d*k<sub>3</sub> ed MCD(k<sub>1</sub>,k<sub>2</sub>,k<sub>3</sub>)=1 poichè se non fossero coprimi l\'MCD sarebbe maggiore. Avremo quindi che MCD(a,b)=d*j dove j è sicuramente un fattore sia di k<sub>1</sub> che di k<sub>2</sub>, ma un divisore di k<sub>1</sub> e k<sub>2</sub> non può essere divisore di k<sub>3</sub> per osservazione precedente. Quindi MCD((a,b),c)=d<BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Boll il 02-12-2004 19:01 ]
"Ma devo prendere una n-upla qualsiasi o una n-upla arbitraria?" (Lui)
Avatar utente
Boll
Messaggi: 1076
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Località: Piacenza

Messaggio da Boll »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>iv) Se r è il resto della divisione di a per b, allora (a,b) = (b,r)
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Avremo che b=qa+r
<BR>(a,b)|qa+r
<BR>(a,b)|a
<BR>(a,b)|qa+r-q(a)
<BR>(a,b)|r
<BR>abbiamo che l\'MCD è un sottomultiplo di r, ora dobbiamo dimostrare che è il massimo comune ad a. Supponiamo per assurdo che così non sia, cioè che esista un d che divide r e a, ma non b. Allora, nell\'equazione
<BR>qa+r=b
<BR>avremo che, modulo d, 0+0=/=0, da cui l\'assurdo.
<BR>
"Ma devo prendere una n-upla qualsiasi o una n-upla arbitraria?" (Lui)
Avatar utente
karl
Messaggi: 926
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00

Messaggio da karl »

Questo sembra interessante:
<BR>Teorema di Lame\'
<BR>Il numero delle divisioni occorrenti per la determinazione
<BR>del M.C.D. di due numeri (mediante l\'algoritmo di Euclide)
<BR>e\' non maggiore del quintuplo del numero delle cifre del
<BR>maggiore dei due numeri dati.
<BR>
Avatar utente
Boll
Messaggi: 1076
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Località: Piacenza

Messaggio da Boll »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>vi) [Identità di Bézout]
<BR>Esistono interi r e s tali che ra + sb = (a,b).
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Lemma 1: Se (a,b)=1 esistono interi r e s per cui ra+sb=1
<BR>Dimostrazione: Prendiamo a>b per simmetria (il fatto che siano coprimi impone che non valga l\'uguaglianza), ora b avrà una data congruenza ,modulo a, poniamo s=b<sup>phi(a)-1</sup>, per il teorema di Euler-Fermat avremo ora che sb==1 modulo a, quindi uguale a ka+1 per qualchè k appartenente a N, ci basterà ora porre r=-k per verificare la tesi.
<BR>
<BR>Ora facciamo il caso generale, a=(a,b)j, b=(a,b)k, con (j,k)=1 poichè se così non fosse (a,b) non sarebbe l\'MCD di a e b.
<BR>allora
<BR>rj(a,b)+sk(a,b)=(a,b)
<BR>(a,b)(rj+sk)=(a,b)
<BR>per il Lemma 1 esistono interi s e r per cui rj+sk=1, per cui la tesi è dimostrata.
<BR>
"Ma devo prendere una n-upla qualsiasi o una n-upla arbitraria?" (Lui)
Avatar utente
Boll
Messaggi: 1076
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Località: Piacenza

Messaggio da Boll »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>vii) Di tutti i numeri che possono essere scritti nella forma ra + sb, r e s interi, il più piccolo tra di essi che sia positivo è proprio (a,b).
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>ra+sb=x
<BR>posto a=(a,b)h, b=(a,b)h
<BR>(a,b)(rh+sk)=x
<BR>perchè x sia positivo, poichè (a,b) è positivo per ipotesi, rh+sk dev\'essere positivo, minimizzandolo lo mandiamo a 1 e avremo:
<BR>x=(a,b) per il teorema di Bezuot sappiamo che esiste e ora abbiamo (spero <IMG SRC="images/forum/icons/icon_razz.gif">) dimostrato che è anche minimo.
"Ma devo prendere una n-upla qualsiasi o una n-upla arbitraria?" (Lui)
Avatar utente
HiTLeuLeR
Messaggi: 1874
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Località: Reggio di Calabria

Messaggio da HiTLeuLeR »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>On 2004-12-02 18:29, MindFlyer wrote:
<BR>Sarebbe interessante mettere qualche proprietà che lega MCD e mcm. Forse in un altro thread?
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>Ecco, si potrebbe iniziare dalle identità di Lebesgue, e passare quindi alle formule di Mignosi, per esssempio! Boh, se a qualcuno resta del tempo per dimostrarle, non è che siano da buttar via, in fondo in fondo...
<BR>
<BR>
<BR>\"Mille mila trilioni di bilioni di conti...\" - HiTLeuLeR <IMG SRC="images/forum/icons/icon_eek.gif">
Avatar utente
Marco
Site Admin
Messaggi: 1331
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Località: IMO '93

Messaggio da Marco »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>On 2004-12-02 19:30, Boll wrote:
<BR>[Sul punto (vi)]
<BR>[...]poniamo s=b<sup>phi(a)-1</sup>, per il teorema di Euler-Fermat avremo ora che sb==1 modulo a...</BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>E\' tutto giusto e vero. Solo che stiamo sparando con un cannone ad una zanzara. Non so bene quale linea dimostrativa hai in mente per il teorema di Euler q.m., ma di solito, si usa l\'esistenza degli inversi mod a <!-- BBCode Start --><I>prima</I><!-- BBCode End --> di Fermat/Euler, e quindi preferirei qualcosa più terra-terra.
<BR>
<BR>Ce la facciamo a dimostrare lo stesso lemma con tecniche più basilari?
<BR>
<BR>Sulle altre dimostrazioni, tutto ok. Solo una noticina sulla (iv): bastava dire che è un caso particolare della (ii), applicata q volte. [la famosa barzelletta del matematico che si riconduce al caso precedente, avete presente?... <IMG SRC="images/forum/icons/icon_wink.gif"> ]
<BR>
<BR>Il punto (v) non lo dimostra nessuno?
<BR>
<BR>------
<BR>
<BR>Beh, intanto...
<BR>
<BR>viii) Se a = prod<sub>i</sub> p<sub>i</sub><sup>A<sub>i</sub></sup> e b= prod<sub>i</sub> p<sub>i</sub><sup>B<sub>i</sub></sup> sono le consuete scomposizioni in fattori primi (alcuni esponenti potrebbero essere zero), allora
<BR>
<BR>(a,b) = prod<sub>i</sub> p<sub>i</sub><sup>min(A<sub>i</sub>,B<sub>i</sub>)</sup>.
<BR>
<BR>[è l\'algoritmo della scuola media: prodotto dei fattori primi comuni con il minimo esponente]
<BR>
<BR>Ciao. M.
<BR>
<BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: marco il 03-12-2004 16:17 ]<BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: marco il 03-12-2004 16:23 ]
[i:2epswnx1]già ambasciatore ufficiale di RM in Londra[/i:2epswnx1]
- - - - -
"Well, master, we're in a fix and no mistake."
Avatar utente
Melkon
Messaggi: 259
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Località: Ferrara

Messaggio da Melkon »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>On 2004-12-03 16:10, marco wrote:
<BR>la famosa barzelletta del matematico che si riconduce al caso precedente, avete presente?... <IMG SRC="images/forum/icons/icon_wink.gif">
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>no, in realtà no... ce la racconti anche se è un po\' OT?...
"Bisogna vivere come si pensa, se no, prima o poi, ci si troverà a pensare come si è vissuto"
Paul Borget
Avatar utente
Boll
Messaggi: 1076
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Località: Piacenza

Messaggio da Boll »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>viii) Se a = prod<sub>i</sub> p<sub>i</sub><sup>A<sub>i</sub></sup> e b= prod<sub>i</sub> p<sub>i</sub><sup>B<sub>i</sub></sup> sono le consuete scomposizioni in fattori primi (alcuni esponenti potrebbero essere zero), allora
<BR>
<BR>(a,b) = prod<sub>i</sub> p<sub>i</sub><sup>min(A<sub>i</sub>,B<sub>i</sub>)</sup>.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Mah, mi smbra talmente un ovvietà che fatico a dimostrarlo, ci provo o stesso.
<BR>
<BR>Se un fattore non è comune, per definizione di massimo comun divisore, non può essere oncsiderato. Se è comune, bisogna considerare la potenza minima a cui è comune poicè è la massima che divide entrambi. Ora per aver il massimo comun divisore dovremo fare il prodotto fra i mssimi divisori primi.
<BR>
<BR>Rimanendo in tema di algoritmi che si fanno da bambini propongo:
<BR>Dimostrare che la prova del 9 è falsa (per chi se la ricorda <IMG SRC="images/forum/icons/icon_biggrin.gif">)
"Ma devo prendere una n-upla qualsiasi o una n-upla arbitraria?" (Lui)
Simo_the_wolf
Moderatore
Messaggi: 1053
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Località: Pescara

Messaggio da Simo_the_wolf »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>On 2004-12-03 16:10, marco wrote:
<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>On 2004-12-02 19:30, Boll wrote:
<BR>[Sul punto (vi)]
<BR>[...]poniamo s=b<sup>phi(a)-1</sup>, per il teorema di Euler-Fermat avremo ora che sb==1 modulo a...</BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>E\' tutto giusto e vero. Solo che stiamo sparando con un cannone ad una zanzara. Non so bene quale linea dimostrativa hai in mente per il teorema di Euler q.m., ma di solito, si usa l\'esistenza degli inversi mod a <!-- BBCode Start --><I>prima</I><!-- BBCode End --> di Fermat/Euler, e quindi preferirei qualcosa più terra-terra.
<BR>
<BR>Ce la facciamo a dimostrare lo stesso lemma con tecniche più basilari?
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Ok ci proviamo...
<BR>Consideriamo tutti i numeri del tipo ax+by con x,y€Z e prendiamo l\'intero positivo minimo tra questi e chiamiamolo d. Diciamo che ax<sub>0</sub>+by<sub>0</sub>=d e facciamo la divisione euclidea di a per d:
<BR>a=kd+r
<BR>a=kax<sub>0</sub>+kby<sub>0</sub>+r
<BR>r=a(1-kx<sub>0</sub>)-by<sub>0</sub>
<BR>Quindi r è della forma ax+by e d>r>=0. Per la minimalità di d abbiamo che r=0 cioè d|a. Simmetricamente d|b. Ora per ogni intero c tale che c|a e c|b allora c|ax+by e in particolare c|ax<sub>0</sub>+by<sub>0</sub> cioè c|d. Quindi d=MCD(a,b) proprio per definizione*.
<BR>
<BR>*La definizione di MCD(a,b) è: MCD(a,b)=d
<BR>(d|a) e (d|b) e (per ogni c t.c. ((c|a) e (c|b)) allora c|d)
<BR>
<BR>P.S.: Se non mi sbaglio la dimostrazione è molto simile a una data da Dvornicich in uno dei suoi libri (quello che danno a Napoli)<BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Simo_the_wolf il 04-12-2004 18:09 ]
Avatar utente
Marco
Site Admin
Messaggi: 1331
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Località: IMO '93

Messaggio da Marco »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>On 2004-12-04 18:07, Simo_the_wolf wrote:
<BR>*La definizione di MCD(a,b) è: MCD(a,b)=d
<BR>(d|a) e (d|b) e (per ogni c t.c. ((c|a) e (c|b)) allora c|d)
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>Got it. La definizione era nel primo post del filo. La tua va bene a meno del segno.
<BR>
<BR>Io conosco una dimostrazione alternativa. Peccato che richieda l\'Algoritmo di Euclide, che nessuno si è ancora sognato di dimostrare (p.to (v) della mia lista...)
<BR>
<BR>Ve la racconto con un esempio numerico, perché non ho il tempo di formalizzarla bene:
<BR>
<BR>(96,75) = 3, quindi cerco r e s t.c. 96 s + 75 r = 3
<BR>
<BR>Organizzo l\'algortitmo con tre colonne:
<BR>
<BR>A..............r.............s
<BR>
<BR>96............1.............0
<BR>75............0.............1
<BR>21............1............-1 [riga 1 - riga 2]
<BR>12...........-3.............4 [riga 2 - 3 x riga 3]
<BR>9..............4............-5 [riga 3 - riga 4]
<BR>3.............-7.............9 [riga 4 - riga 5]
<BR>
<BR>E quindi 3 = -7 x 99 + 9 x 75.
<BR>
<BR>[Gasp! Ho fatto i conti giusti al primo colpo....]
<BR>
<BR>Ecco. Formalizzate questa cosa, sfruttate che l\'algortimo di Euclide finisce ed è corretto [passo (v), ancora da risolvere] e che, per ogni riga, succede che A = 96 r + 75 s. Funziona, finisce e dà il risultato corretto.
<BR>
<BR>Alla prossima.
<BR>
<BR>M.[addsig]
[i:2epswnx1]già ambasciatore ufficiale di RM in Londra[/i:2epswnx1]
- - - - -
"Well, master, we're in a fix and no mistake."
Avatar utente
what
Messaggi: 158
Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Località: roma

Messaggio da what »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>On 2004-12-02 17:01, marco wrote:
<BR>v)Dimostrare che l\'algoritmo (*) finisce in tempo finito e (**) fornisce il risultato corretto.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Come già dimostrato da boll, se b=q<sub>1</sub>*a+r<sub>1</sub> allora (a,b)=(a,r<sub>1</sub>).
<BR>Reiterando il procedimento, avremo a=q<sub>2</sub>*r<sub>1</sub>+r<sub>2</sub> , e quindi
<BR>(a,b)=(a,r<sub>1</sub>)=(r<sub>1</sub>,r<sub>2</sub>).
<BR>Continuando così, poichè la successione dei resti è decrescente in N,
<BR>(*)l\'algoritmo ha termine, ed esiterà quindi un r<sub>i</sub> tale che r<sub>i+1</sub>=0, (**)e che sarà evidentemente il valore cercato.
Bloccato