situazione dal fronte lavorativo

Qui si parla del + e del -. Se per colpa della matematica ti hanno bandito dalla birreria, qui puoi sfogarti.
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dimpim
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Messaggio da dimpim »

Le cose che state dicendo sono tutte sensate, però vorrei sottolineare che non si tratta di problemi che ha la scuola in sé, ma che derivano tutti dalla politica. Gli istituti che bocciano poco sono frequentati da molta gente, di conseguenza questi stessi istituti ricevono finanziamenti maggiori (con gran gioia del preside, che invita gli insegnanti a bocciare ancora di meno). Questi sono, almeno per ora, i veri problemi della scuola italiana, non l'elevata frequenza scolastica o altro.

Io il liceo scientifico l'ho finito quest'anno, e spesso mi sono posto gli stessi dubbi di Furetto (tant'è che anch'io alle medie volevo andare all'ITIS, appassionato di programmazione com'ero), ed è vero che, se avessi seguito la strada dell'istituto professionale, ora saprei fare un mestiere. Ma la sapete una cosa? Nella mia città la gente non vuole andare allo scientifico perché (lo ammettono pubblicamente) lì si fa troppa fatica. Allora chi se ne frega di un titolo di perito dato a chiunque, un programmatore incapace resta tale e quale, sia che abbia 10, 20 o 30 anni, indipendentemente dal percorso di studi che ha seguito. Ho lavorato per due estati in un'azienda informatica, quindi so di cosa sto parlando.

Quanto poi alla ricerca in Italia, meglio lasciar stare. Non è vero che il posto di ricercatore lo danno a chiunque; magari fosse vero. Lo danno ai raccomandati e ai pochi veramente bravi che vengono presi, fanno la fame per sei o sette mesi, e poi se ne vanno perché non arrivano alla fine del mese. E poi ci si chiede perché le migliori teste italiane vadano all'estero...

Purtroppo tutti questi nostri discorsi non fanno altro che ripetersi l'uno con l'altro, senza arrivare a produrre alcun effetto.
La conclusione migliore è quindi che ognuno faccia quel che più gli piace fare: se preferisce lavorare, che lavori; se preferisce studiare, che studi. Non ha alcun senso, in quest'ambito, pontificare sulle decisioni altrui.
fur3770

Messaggio da fur3770 »

ma guarda forse ho sbagliato forum visto che qua frequenta gente di un certo tipo.
Posso comunque dire che IO personalmente sui cantieri, nella fabbriche o anche nei ristoranti (lavoravo sempre a destra e a manca d'estate, ho fatto il muratore, l'operaio in fabbrica, il cameriere).. io in questi luoghi considerati dall'opinione comune come luoghi ove va gente "che non va bene a scuola" ho incontrato gente molto molto piu' capace e direi anche piu' intelligente dello studioso di turno che impara i libri.
non mi crederai ho conosciuto un idraulico di circa 22 anni che era elastico come una molla, capiva subito.. era bravo. Ho conosciuto anche dei mastri ai quali io portavo malta che avevano una manualità che i nostri cari studenti si sogneranno di notte, così come molti molti professori. Ho conosciuto gente con la terza media che in fabbrica riusciva ad aggiustare macchinari meccanici, ad organizzare la produzione anche avendo a disposizione marocchini che per poco non capivano neanche la lingua... altro che ingegneri gestionali, questa gente che coordinava e che coordina ha la terza media, per non dire la quinta elementare!!! Quando vuoi scommetterci che metti un ingegnere gestionale lì dentro e impalla tutto.. o meglio, rende meno di quello con la quinta elementare???
Poi ho conosciuto cuochi, camerieri e...gente che coltiva i fiori che si è costruita case, ville e alberghi, e gira con auto di grossa cilindrata.
I nostri cari studenti tutta questa inventiva e questa furbizia di far denaro, nonchè tutta questa elasticità mentale e capacità di coordinare le cose se la sognano. Molto spesso quelli che a scuola erano considerati lenti e disinteressati a tutto sono quelli che rendono di piu' nel mondo lavorativo mentre chi s'impegnava e ndava anche benino è generalmente meno capace nel mondo del lavoro... non so per quale motivo, spesso questa gente che non sa neanche i verbi rende un casino nel mondo lavorativo. Un compagno di classe di mio fratello che all'esame di terza media non seppe dire la differenza tra gli ausiliari essere e avere.. insomma u a domanda cazzuta del genere che in genere sanno tutti... questo attualmente lavora all'officina di fronte alla mia abitazione, fa il fabbro, ed ha imparato il mestiere in poco tempo... ed è molto bravo e veloce.
Come vedi tutto questo nozionismo delle nostre scuole fa castelli di sabbia: ragazzi che vengono valutati in base al nozionismo escono da queste scuole con voti alti ma appena li metti sul lavoro vedi che rendono meno di una signora pensionata di 80 anni mentre quest'altri ragazzi che imparano ben presto il mestiere (e non capivano neanche una divisione a scuola) si mostrano produttivamente e socialmente piu' importanti.
Per questo dicevo che ... gli asini,mediamente, restano a studiare fino a 30 anni mentre i piu' bravini ed elastici dal punto di vista tecnico-pratico (muratori, artigiani, cuochi etc etc) lavorano dall'età di 14 anni.
Questa è la realtà, che l'accettiate o meno... e iscrivere un proprio figlio ad un liceo scientifico non è altro che un tentativo di rovinarlo tutt'ora.
Non so voi ma io personalmente nutro molta piu' stima nel mio amico che sa fare il mestiere da dio (ha un modo di affrontare il mestiere davvero esemplare) piuttosto che nei nostri cari professori di liceo che fanno finta di appartenere ad un elite, fanno i sapientini e talvolta anche gli arroganti... ed anche della maggioranza degli studenti che invade le nostre scuole e università.
L'opinione comune pensa il contrario, forse PRIMA (20-30 ANNI FA) era così... che coloro che andavano a scuola e continuavano gli studi erano i migliori... infatti so che PRIMA bocciavano, ho sentito di gente che ha fatto 3 volte la PRIMA ELEMENTARE...mentre oggi ti ripeto esce gente da ingegneria che sa fare solo 1+1=2 e si impalla al piu' piccolo problema pratico. PRIMA chi continuava gli studi era il migliore, oggi, spesso e volentieri, chi continua gli studi non è altro che uno che non saprebbe affrontare la realtà lavorativa per incapacità e spera nel postarello futuro tramite un qualche concorso pubblico. E' il caso della maggioranza dei laureati in scienze, giurisprudenza eccetera.
Ti ripeto, uno che fa il cuoco, lo chef, il fabbro, il carrozziere, meccanico.. insomma un bravo artigiano oggi è un maestro rispetto alla massa di incompetenti che veicola nelle nostre scuole,professori inclusi!
Gli asini li rinchiudiamo nelle scuole.
I bravi li facciamo lavorare.
QUesto dovrebbe sapere il ministro dell'istruzione invece di andare fiera dei laureati/diplomati... ma per favore va, come stanno dando questi titoli tempo grandi disastri o addirittura regresso dell'innovazione perchè la laurea la si da con lode ormai a cani e porci. Che cacchio vuoi che ti innovi uno che studia 10 ore al giorno dai libri e magari ha bisogno anche di essere alzato dalla sedia ? :)
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dimpim
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Messaggio da dimpim »

Mah, mi sa che qui stiamo generalizzando un po' troppo.
C'è stata gente che ha studiato e si è fatta il culo per tutta la vita, e adesso se abbiamo delle innovazioni che a noi sembrano scontate e banali lo dobbiamo solo grazie a loro. Poi non metto in dubbio che esistano studenti che imparano tutto a memoria e in realtà non sanno fare quasi nulla, così come esistono operai e muratori capaci solo di obbedire e se gli cambi il contenitore non sanno neanche arrangiarsi con le dosi per fare la malta (ne conosco). Si tratta di distinzioni presenti in qualsiasi categoria di lavoratori.
Poi, non so chi abbia conosciuto tu, ma io conosco più o meno un ugual numero di gente sveglia sia tra gli operai che tra gli studenti, e la stessa cosa vale per la gente rigida, che capisce solo quello che gli hanno insegnato a 4 anni. Quindi secondo me dire che la gente sveglia va a lavorare a 14 anni è assolutamente sbagliato.
Se invece stiamo parlando di chi ha in testa solo i soldi, beh, quello è un altro discorso. Quella gente lì è probabile che vada a lavorare a 14 anni, perché pensa: prima comincio e più soldi faccio. Non hanno torto, naturalmente, ma anche qui si tratta di fare un paio di conti, e non sempre le cose vanno come ce le immaginiamo, anzi.
Mio cugino monta mobili in giro per il mondo, prende una barca di soldi. Sai cosa mi ha detto? "Mi raccomando: studia, non fare la fine che ho fatto io". E, tanto per fare un esempio, cosa mi dici dei dentisti? È gente che si fa il culo per anni all'università, poi mettono su uno studio e si comprano le ville e una Maserati (almeno il mio, il vostro non lo so).
Ad ogni modo, come ho detto prima, sono scelte che ognuno fa per sé: posso capire che tu ce l'abbia a morte con chi ti ha fatto studiare quando tu non lo volevi, ma questo non giustifica l'affermare che tutti quelli che studiano sono ritardati.
Comunque lasciamo stare l'innovazione: se non fanno ricerca i laureati, dimmi te cosa può fare un muratore o un operaio. Non dico che non sia possibile, ma altamente improbabile sì.

Ma ad essere sincero non ho ancora capito dove vuoi andare a parare col tuo discorso: stai solo esprimendo il tuo punto di vista oppure vuoi convincerci a non mandare i nostri figli alle superiori?
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Ani-sama
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Messaggio da Ani-sama »

fur3770 ha scritto:Poi ho conosciuto cuochi, camerieri e...gente che coltiva i fiori che si è costruita case, ville e alberghi, e gira con auto di grossa cilindrata.
I nostri cari studenti tutta questa inventiva e questa furbizia di far denaro, nonchè tutta questa elasticità mentale e capacità di coordinare le cose se la sognano.
A me non sembra che il fatto di costruirsi ville e girare con auto di grande cilindrata sia sinonimo di "serenità" e "realizzazione".

La "furbizia di far denaro" purtroppo ce l'hanno in molti qui in Italia. E si chiama evasione fiscale. Spero tanto che i tuoi amici "self-made men" non facciano parte di quest'ultima categoria.

Per quanto riguarda il resto, furetto, ho già detto. Una società ha bisogno di tutti, punto e basta, è molto semplice. È sbagliato affermare "valgono solo i tecnici-pratici"...
...
fur3770

Messaggio da fur3770 »

dimpim ha scritto:
Ma ad essere sincero non ho ancora capito dove vuoi andare a parare col tuo discorso: stai solo esprimendo il tuo punto di vista oppure vuoi convincerci a non mandare i nostri figli alle superiori?

Ora la gente si chiede che può fare con una laurea in matematica: tutto e niente. ma dimmi un pò,se ti laurei in matematica e sai fare gli integrali, sai tutta la teoria che vuoi tu e fare anche esercizi ma dormi, non sei un tipo che sa gestire, non hai senso pratico... insomma sai i contenuti della matematica... chi vuoi che ti assuma? Ma chi? ma dove vivete?? La gente continua a chiedersi: " che posso fare con una laurea in matematica?" domanda stupida, perchè con la laurea in matematica puoi fare il manager, l'allenatore della nazionale, il programmatore o il contadino.. ma,quello che puoi fare magiormente, è insegnare che tu lo accetti o meno!! tutto il resto non richiede competenze matematiche, se queste non sono comunque accompagnate da "senso pratico". Ragazzi credo che sia ora di uscire dalla palla di vetro che qualcuno si è costruito e iniziare a pensare che forse i piu' furbi sono proprio questi ragazzi che a scuola non sapevano neanche fare 12:3... ora stanno sotto da me a svolgere mestieri ed hanno delle capacità apprezzabili. Invece c'è gente che aveva tutte A alla pagella di 3 media e ora non sa fare praticamente niente di niente. Ecco dimostrato che la squola non serve, se non per quei 4 o 5 studenti ogni anno che mostrano di avere particolare talento. per il resto, la scuola non serve. io avrei potuto andare avanti, studiarmi i libri di ingegneria, ma sono scarso, mi sonoi chiesto: che so tutto, so anche le equazioni di maxwell, so questo,codesto e quello ma poi sono così scarso da farmi intimidire dal primo problema piu difficile, ma che studio a fare? a che è servito studiarsi quei libri?Le cose le imparo, ma se sono scarso, a che mi servono?
questo ti sto dicendo: mandare a squola uno studente scarso è un altamente deleterio per sè stesso e forse anche per la società .

riesci a capire la situazione di cacca che si è venuta a creare volendo far diplomare,laureare tutti? cioè che tra 10 anni un contadino e un ingegnere parlano di meccanica e il contadino ne sa piu dell'ingegnere :) :) :) Perchè i piu' bravi vanno a fare anche i contadini... il resto..STUDIA!! questa parola studiare è brutta perchè il ragazzo poi si abitua a studiare, si attacca al libro... sul posto di lavoro poi non c'è piu' quell'ambiente calmo e tranquillo della scrivania con luce ma ci sono i lupi che se non sei sveglio ti mangiano (ovvero colleghi piu furbi di te). Ecco che ti ho anche dimostrato perché studiare fa male per lo studente medio. Il rimedio c'è: selezione,selezione. perciò il nostro ministro ha sbagliato ad innalzare l'obbligo. Ma anche se fosse, innalzarlo, ma poi questi ragazzi scarsi che vanno avanti in queste scuole poi si presentano all'università, ad ingegneria: almeno lì vuoi fermarli? o vuoi farli continuare sempre a studiare? ennò, poi non puoi + fermarli perchè il ragazzo hce ha studiato fino a 18 anni poi,specie se ha fatto il liceo, vuole anche laurearsi, e non puoi piu' fermarlo.. ecco che se questo ragazzo era scarso da piccolo, alla fine va a LAUREARSI.. con questa politica del ministro. Invece,con una politica molto piu' produttiva e per il bene del nostro paese, il ragazzo che finisce la terza media e si iscrive alle superiori e non rende fermalo! boccialo! altro che obbligo fino a 18 anni, se questo individuo non capisce nulla a scuola che ci va a fare???? ma già impara poco a squola colui che capisce, figurati chi non capisce!!
come puoi dire che la politica del nostro ministro dell'istruzione dell'elevazione dell'obbligo scolastico sia giusta??tu credi nella squola?? Io non piu'.. credo solo nelle scuole elementari e medie per dare le basi ai ragazzi... ma non credo piu' ne' alle superiori ne' ad ingegneria..
non posso dormirci la notte sul fatto che ho fatto le superiori, invece dovevo andarmene a lavorare a 14 anni !
Con questo discorso voglio porre l'attenzione sui castelli di sabbia che creano alcuni genitori e insegnanti facendo tanto i carini sull'importanza dello studio: lavorando ho scoperto che, ti ripeto, quelli che a scuola non capivano niente ora sono molto piu' capaci di me e di molti altri che capivano qualcosa nel lavoro. Nel lavoro non serve lo studio !!!
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Ani-sama
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Messaggio da Ani-sama »

fur3770 ha scritto:Ora la gente si chiede che può fare con una laurea in matematica: tutto e niente. ma dimmi un pò,se ti laurei in matematica e sai fare gli integrali, sai tutta la teoria che vuoi tu e fare anche esercizi ma dormi, non sei un tipo che sa gestire, non hai senso pratico... insomma sai i contenuti della matematica... chi vuoi che ti assuma? Ma chi? ma dove vivete?? La gente continua a chiedersi: " che posso fare con una laurea in matematica?" domanda stupida, perchè con la laurea in matematica puoi fare il manager, l'allenatore della nazionale, il programmatore o il contadino.. ma,quello che puoi fare magiormente, è insegnare che tu lo accetti o meno!! [...]
Sinceramente penso che, chiunque vada a studiare matematica (me compreso) sappia più o meno cosa lo attenderà. Se sarà l'insegnamento, ben venga, nessun problema per quanto mi riguarda. Pensi che un insegnante sia meno utile di un contadino, di un muratore? Lo pensi davvero?
fur3770 ha scritto:Nel lavoro non serve lo studio
C'è anche chi progetta i ponti che i muratori da te tanto osannati vanno a costruire. C'è chi ti spiega le leggi fisiche che stanno dietro alla statica di un ponte. C'è chi dà al fisico strumenti matematici sempre nuovi.

In certi lavori serve lo studio.

Oppure preferiresti una società di contadini e operai, come 400 anni fa? Pensi che loro, da soli, potrebbero fare molto?
...
fur3770

Messaggio da fur3770 »

Sì, sulla classe degli insegnanti penso davvero che siano inutili,almeno un buon 80%,spera di rientrare nel 20% :) L'insegnante è un mestiere come un altro ma non è controllato.. come ti dicevo se vai a fare un altro mestiere e non hai voglia ti cacciano... invece ad insegnare rimani. E in generale secondo me insegnare a scuola è uno dei lavori piu' stupidi e alienanti esistenti al mondo, almeno come viene fatto in italia.
ritorniamo al solito discorso: devono studiare SOLO i piu bravi.Ho visto gente scandalosa prendere 30, ma che dovrà progettare? secondo te imparando tutte le nozioni di un esame sei in grado poi di progettare o di svolgere quella professione ?
Ti sto ripetendo che tra qualche anno un contadino ne sa in piu dell'ingegnere meccanico di meccanica, questo perchè si lascia laureare gente non brava che invece andrebbe mandata subito a lavoro. Pensi che se mai io dovessi costruire un qualche cosa e mi servirebbe un ingegnere, andrei a prendere uno qualsiasi dell'università? andrei a prendere i piu' bravini.. per questo ti dico che il resto che studia è praticamente inutile nella professione. ne dubiti? se tu vai a fare il cameriere e fai cadere i piatti, alla terza volta che accade ti cacciano.invece con lo studio pare vada avanti anche gente senza capacità... senza che nessuno la fermi.
quelle figure che tu citi non è il titolo di studio a crearle ma devono essere brave di loro!
In altre parole non vedo di buon occhio quest'ondata di studiosi che il nostro ministro vuol creare mostrando agli altri paesi quanto siamo istruiti. Andando avanti di questo passo sai che succede? te lo spiego subito. Vanno tutti a squola, perchè ... così è la moda, escono a 18 anni e non sanno far niente, quasi nessuno va piu' ad imparare il mestiere che diventa troppo faticoso per uno che è stato per cosi tanti anni tra i banchi, e tutti si aspettano di trovare qualche posto magari pubblico. Ciò è sbagliato... l'obbligo va riabbassato a 14 anni. e vanno irrigidite le selezioni di studenti già alle scuole superiori, così come accadeva prima. altrimenti,ti ripeto, si avrà una sovrapposizione tra ruoli: ci ritroveremo ingegneri che vanno a zappare la terra e contadini che vanno a progettare le cose.insoma una società che presto andrà alla rovina.. d'altronde quando non ci sono regole, quando tutto è così anarchico in tutti i settori...in tutto questo non ci vedo nulla di buono.o forse l'obbligo scolastico è stato innalzato per mantenere i ragazzi a studiare il piu' a lungo possibile perchè non c'è lavoro per tutti, arginando così la piaga sociale lavorativa...? Ti ripeto che oggigiorno parecchia gente che esce dalle scuole superiori vuoi per mancanza di capacità o non so per che altro si trova sbilanciata e dispersa nel mondo lavorativo: alla fine o sei fortunato di trovare un postarello statale, o cassiere al supermercato (ma per questo andava bene la terza media no?) o lavori simili... oppure fai la fame. Non so per quanto andrà avanti ancora questa situazione. La generazione di mio padre ha imparato il mestiere, muratori, macellai e via dicendo... la generazione odierna nascosta dietro questo finto studio non vuole lavorare... e quindi si prospettano tempi duri per tutti. La generazione odierna vuole studiare. Ma i piu' furbi per fortuna ci sono, quelli che vanno ad imparare il mestiere, altrimenti, se fossimo tutti babbei studiosi, faremmo presto la fame tutti. Ti ripeto che per uno studente che non rende, ovvero molti molti troppi studenti italiani, la miglior cosa da fare dal nostro governo è cercare di far smuovere qualcosa dal punto di vista lavorativo, non è tenerli chiusi nelle scuole il piu' a lungo possibile. Perseguendo la logica di tenerli a squola il piu' lungo possibile ci stiamo ritrovando il fatto che i lenti studiano e i piu' capaci vanno a svolgere mestieri tecnici.. alla fine questi lenti (ingegneri,avvocati)
non hanno un futuro ben definito:avranno solo mille chiacchiere da dire lamentandosi degli stipendi blablabla e oltre ad imparare i libricini nella vita non concluderanno nulla di buono. per questo dico che il ragazzo che va a bottega è moolto piu' utile di chi studia e arriva addirittura alla laurea... laureato con competenze lavorative e organizzative minori del ragazzo che fa l'artigiano.
lo studio non serve: o sei bravino o vai a lavorare prima possibile. tutto qui.
ti straripeto che la tendenza degli iscritti all'università è quella dei ragazzi che non sanno che fare:oggi si iscrive la' chi non sa che fare nella vita dopo le superiori, quasi per inerzia, sperimentato sulla mia pelle... quelli con le idee piu chiare e piu bravini li ritrovi nelle cucine dei ristoranti a far volar piatti in aria o a fare mille altri mestieri.. un po del tipo "chi sa fare fa.. chi non sa fare studia"... :roll:
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dimpim
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Messaggio da dimpim »

Ok, ora è chiaro quel che vuoi dire. Sono d'accordo con te quando dici che l'obbligo scolastico ora è troppo elevato, e si vuole a tutti i costi diplomare e laureare tutti quanti, anche chi non ne sarebbe stato capace fino a pochi anni fa. Su questo concordo con te, se noti l'avevo già scritto 2 post fa.
Tuttavia la soluzione per me non è: "andiamo tutti a lavorare", ma: "se il nostro sistema didattico non va bene, scegliamocene un altro". Un mio amico è andato a studiare ad Hong Kong con una borsa di studio, tanto per fare un esempio, e adesso è diplomato con un titolo di studio internazionale. E qui nessuno può dire che non se lo sia meritato. Che la scuola italiana contemporanea sia poco selettiva non è una novità: mia mamma è maestra elementare, e questi sono discorsi che a tavola sento tutti i giorni. (Tra parentesi: il discorso che fai sugli insegnanti, che hanno il posto assicurato etc, è estendibile a tutti gli impiegati statali. Questo perché, ancora una volta, siamo in Italia).
Ad ogni modo, da qui a dire che quelli che vanno a lavorare subito sono i più furbi, ce ne passa. C'è chi studia perché non sa fare altro, come hai giustamente detto, e c'è chi lavora perché non sa fare altro.
Guarda, tanto per sintetizzare: sono pienamente d'accordo con te quando dici che la scuola italiana dev'essere più seria e selettiva. Tutte le altre tue considerazioni mi sembrano molto azzardate (esistono contadini svegli e contadini meno svegli, punto. Non è vero che chi va a fare un mestiere presto è per definizione più sveglio degli altri. Non è niente vero).
fur3770

Messaggio da fur3770 »

l'errore è anche l'impostazione didattica. dalle scuole escono macchine, non persone elastiche.
Ti porto un altro esempio lampante: da me c'è un officina meccanica ove lavorano 3 fratelli, aggiustano camion, auto e via dicendo, fanno anche i carrozzieri. Ma se li vedi lavorare con quale attitudine lo fanno ti rendi conto che parecchi nostri studenti che studiano le regolette a memoria sono dei coglioni.L'impostazione del sapere fare l'equazione di 2 grado in modo meccanico e così tanti altri vari problemi, porta a creare automi che quando escono da quella scuola si aspettano di fare il lavoro meccanico per cui hanno studiato e se li metti in una realtà "elastica" non rendono. Questi meccanici hanno la terza media ma di motore ne capiscono, sono veloci,elastici, fanno il mestiere e sono stimati da tutti. Capisco che l'ingegnere meccanico il motore non deve aggiustarlo ma progettarlo, ma ... con tutte le nozioni teoriche secondo te questa gente progetta motori?? questa gente che studia ing se la metti in un'officina non è in grado neanche di smontarti un bullone, perciò ti sto dicendo che spesso e volentieri i piu' bravi,ingegnosi ed elastici imparano questi mestieri che per espletarli non è vero che non richiedono capacità,anzi... quel che non richiede capacità oggi, forse, è proprio lo studio! quando stai in officina non è hai il libro che ti aiuta,non è tutto meccanico se non hai manualità. e devi essere veloce,elastico, senno' fallisci.
invece lo studio... tutti, studiano, si aiutano a vicenda con l'amico, fanno bella faccia davanti al professore... e alla fine da lì dentro escono degli automi chiamati ingegneri che s'impallano al piu banale problema pratico. cosi come escono dei matematici che sanno fare meccanicamente dei problemi e non sono in grado di farti un ragionamento piu intuitivo!!
è vero che esiste anche il contadino meno sveglio ma almeno lui ha avuto il coraggio di ritirarsi da scuola e cerca di tirare avanti con i lavori manuali. qua il problema è che molti asini, ben piu asini del contadino meno sveglio, perchè questo almeno è furbo da capire che solo quello può fare, pretendono di arrivare a posti importanti... addirittura a fare i professori universitari!!!
C'è una grossissima differenza tra il dire, lo studiare il libricino, l'imparare anche a fare problemi presentati nel corso o simili e il SAPER FARE nel lavoro. Hai capito???? la scuola questo deve valutare, le capacità, non il nozionismo!
Per me un ragazzo ad ingegneria può anche non sapere le cose, per assurdo...puo' anche andare all'esame di meccanica e non sapere delle cose o saperle contorte basta che mostra che sa ragionarci sopra e mostra elasticità. capisci? che sa pure le cose, come le sanno in molti, fanno finta di sapere tutto e filo filo e come c'è scritto sul libro poi appena li metti davanti a un problema mai visto cominciano a sudare e si mostrano incapaci!!!
perciò, non è la perfezione dello scritto o dell'orale che dovrebbe dare il 30; il 30 si dovrebbe dare anche con scritti sbagliati e orali non perfetti, basta che il ragazzo mostra ATTITUDINE alla materia, che sa "uscirsene" dai problemi, che è elastico, che ci sa fare. questa è l'ottica che dovrebbe prendere la squola, non quella delle nozioni come vedo ora... metti all'esame di analisi di ingegneria... chiedono, teorema di rolle, ce lo scrivi e non sbagli ipotesi,nulla =>30 .. magari sei un povero sfigato che oltre a sapere quell'inutile teorema non sai fare nulla nella vita!!! capisci che voglio dire??
non solo abbassamento dell'obbligo scolastico ma anche tendenza a valutare le capacità, le attitudini dei ragazzi... che non si valutano dalla perfezione degli scritti perchè magari il tizio ha studiato 10 ore al giorno, ma si valutano dal suo approccio nei confronti di quanto studia.Pure che sbaglia, basta che mostra che sa farci deve laurearsi bene e anche con lode! viceversa, colui che impara i libri e mostra un atteggiamento "meccanico" e incapace di ragionare sui problemi, astratti o reali, altro che 30.. dovrebbe essere CACCIATO da ingegneria. a calci. a zappare la terra. invece ho visto che anche tizi simili vanno avanti e a volte anche piu' egregiamente dei loro colleghi piu' elastici ma che sbagliano. ormai è finito l'approccio del sapere le cose come ci son oscritte sui libri; bisogna essere indipendenti dai libri, assumere un atteggiamento proprio... l'errore è proprio che gli studenti prendono dipendenza dai libri... invece le cose vanno capite a lezione. se capisci e ricordi, bene, se non capisci non èche vai a casa a studiarti le cose dal libricino... vattene a fare lo spazzino che è meglio:roll:
fur3770

Messaggio da fur3770 »

mi viene or ora in mente un ragazzo che lavorava come impiantista idraulico nel cantiere ove io facevo il manovale. Posso dirti che questo tipo era di un'intelligenza,ingegno,velocità e non gli mancava neanche l'intuizione che i professori, studenti di ingegneria,matematica possono solo sognarsi di notte :(
questo ragazzo sono certo che come titolo di studi aveva la TERZA MEDIA, sono quei classici ragazzi che alle medie non capiscono nulla, che non sanno neanche i verbi, neanche calcolare l'area di un triangolo.. sono certo che sono di quel tipo... poi sul lavoro rendono tantissimo. Invece spesso i nostri che sanno anche tutto, che alle medie capiscono, escono pure con voti ottimi li metti sul lavoro e sono delle macchine senza ne' velocità ne' tantomeno intuizione. Ti ho dimostrato con queste cose che lo studio serve a pochissimo se non sei bravo: il ragazzo bravo non studia e non deve studiare.. pensi che un ragazzo che fa gli impianti così veloce e intuitivo abbia studiato dai libri per diventarlo?...
io nutro piena sfiducia nello studio, lo studio crea gli incapaci. questi ragazzi piu' bravini insomma si inseriscono subito nella realtà lavorativa, non hanno bisogno della laurea per inserirsi perchè.. hanno capacità da vendere. perciò ad inizio 3d dicevo che ultimamente i piu' bravini,elastici ed ingegnosi vanno a lavoro subito perchè sanno fare mentre i piu lenti tendono a rimanere a studiare. poi ovvio c'è il ragazzo bravo che studia ma sono pochissimi,la maggioranza è gente che non potrebbe far altro perchè non ha capacità.
fermo restando che,a mio avviso, studiare dai libri, anche per ore ed ore è tempo perso, se sei un tipo lento e con scarsa intelligenza. questo quando lo capiamo nella scuola italiana?? l'ingegnere che esce da lì dentro laureato con lode che non sa neanche come si avvita un bullone perchè si ha? perchè qualcuno valuta ancora lo studio... lo studio non serve a niente: studiano solo coloro che non hanno capacità,in genere.
Dico questo perché se i miei prof avessero seguito questa filosofia io dovevo essere cacciato dalla scuola dopo la terza media, ma proprio cacciato a calci perchè non capivo niente... invece addirittura studiando a casa arrivavo spesso anche a voti alti :shock: ...ma a che sono serviti?? a che serve valutare lo studio??? a creare imbecilli che occupano posizioni di prestigio.. e perciò stiamo rovinati! Io ho visto ad ingegneria un pò la situazione: posso dirti che tutti i professori, e tutti gli studenti, sono meno ingegnosi e intelligenti di quel ragazzo che sul cantiere faceva l'idraulico. E dici che l'ingegnere deve progettare... ma che?? la' dentro c'è tutta gente che dorme e aspetta di imparare a memoria!!! i bravi la' dentro non ci arrivano in genere: ho notato che i ragazzi bravi (io per bravura non intendo i voti a scuola ma bravura intesa come intelligenza,saper lavorare e soprattutto saper stare in società) sanno crearsi un mestiere da loro, aprirsi un'attività, andarsene a lavorare presto rendendosi autonomi...QUESTA!! QUESTA è BRAVURA... questo significa essere bravi e saperci fare... altro che studiare dai libri e aspettare il postarello.
questa è la realtà... io l'ho capito dopo molto tempo perchè ho avuto professori che davano stragrande importanza allo studio, basta che studiavi (ANCHE A MEMORIA!!!) per loro andava sempre bene...
questa è la realtà ragazzi,purtroppo dura da accettare a chi è abituato a stare in casa nell'ovatta e nel guscio creato da mamma e papà.io iniziando a lavorare ho capito davvero come stanno le cose e ho capito soprattutto che l'opinione comune si sbaglia quando pensa che chi va a scuola è bravo e chi va a lavoro è meno bravo!! è il contrario.

ciao :(
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dimpim
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Messaggio da dimpim »

fur3770 ha scritto:pensi che un ragazzo che fa gli impianti così veloce e intuitivo abbia studiato dai libri per diventarlo?
No: gli hanno semplicemente insegnato come si fa.
Se uno è davvero così sveglio e intuitivo come dici sicuramente non può avere problemi a capire come si fa a calcolare l'area di un triangolo... o un'altra qualsiasi cosa che la gente normale riesce a capire senza perderci tanto tempo (lo so che quello dell'area era un esempio tanto per dire).
fur3770 ha scritto:lo studio crea gli incapaci
Qui ti contraddici: se uno è bravo di suo, indipendentemente dalla scuola, allora la stessa cosa vale per gli incapaci. Se non si diventa svegli studiando, allora non si può diventare incapaci studiando. È una banale considerazione simmetrica, ma mi sembra corretta.

Riguardo al senso pratico posso essere d'accordissimo, conosco anch'io ingegneri bravissimi che non sanno nemmeno cambiare una lampadina... Però nel loro lavoro sono bravissimi, così come il manovale che a scuola non combinava niente. È la stessa cosa.

Parlando poi degli "imbecilli che occupano posizioni di prestigio", direi che anche questo è un caso particolare dell'Italia: non ho mai sentito di gente idiota con 3 lauree che fa i miliardi in America. Gente sveglia senza lauree sì, ma gente idiota con 3, no.

Io credo che l'unica realtà sia quella che decide la realtà stessa. Chi ha le capacità lavora, indubbiamente, e può farlo dopo la terza media oppure dopo il dottorato: a noi non importa proprio nulla, perché dovrebbe? L'importante è che lavori bene.
Per questo ripeto che non ha senso dire: "questo che lavora giovane è bravo, l'altro che studia è un pirla". Dipende dai casi, tutto qui.
fur3770

Messaggio da fur3770 »

dimpim ha scritto:
fur3770 ha scritto:pensi che un ragazzo che fa gli impianti così veloce e intuitivo abbia studiato dai libri per diventarlo?
No: gli hanno semplicemente insegnato come si fa.
Se uno è davvero così sveglio e intuitivo come dici sicuramente non può avere problemi a capire come si fa a calcolare l'area di un triangolo... o un'altra qualsiasi cosa che la gente normale riesce a capire senza perderci tanto tempo (lo so che quello dell'area era un esempio tanto per dire).

sicuramente non è nato che già sapeva farlo. sicuramente gli hanno insegnato. però è velocissimo e intuitivo e quando c'era qualche fuori programma oppure quando gli si chiedeva qualche consiglio per l'impianto di casa, o per qualsiasi altra cosa subito sapeva risponderti e trovare la soluzione adatta. possono farlo tutti ma questo tizio se ti dico che è bravo è bravo.

dimpim ha scritto: Qui ti contraddici: se uno è bravo di suo, indipendentemente dalla scuola, allora la stessa cosa vale per gli incapaci. Se non si diventa svegli studiando, allora non si può diventare incapaci studiando. È una banale considerazione simmetrica, ma mi sembra corretta.
poichè c'è questa simmetria ne viene fuori che lo studio è quasi inutile.

Riguardo al senso pratico posso essere d'accordissimo, conosco anch'io ingegneri bravissimi che non sanno nemmeno cambiare una lampadina... Però nel loro lavoro sono bravissimi, così come il manovale che a scuola non combinava niente. È la stessa cosa.
bravissimi a far che?????????? se nn hai senso pratico come pensi che puoi progettare???i bravini ci sono senza dubbio ma sono pochi rispetto alla maggioranza.. così come parecchi professori di ing stanno con la pensione,ovvero,sono lentissimi e poco bravi, ma tanto, in italia possono insegnare tutti... l'insegnamento è un mestiere che non richiede capacità.

Io credo che l'unica realtà sia quella che decide la realtà stessa. Chi ha le capacità lavora, indubbiamente, e può farlo dopo la terza media oppure dopo il dottorato: a noi non importa proprio nulla, perché dovrebbe? L'importante è che lavori bene.
Per questo ripeto che non ha senso dire: "questo che lavora giovane è bravo, l'altro che studia è un pirla".
chi ha le capacità in genere lavora subito. è meglio non capire nulla a squola e imparare bene un mestiere piuttosto che essere studente medio,insomma una mezza schiappa facendo finta di studiare e laurearsi . hai dubbi anche su questo?
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dimpim
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Messaggio da dimpim »

fur3770 ha scritto:poichè c'è questa simmetria ne viene fuori che lo studio è quasi inutile.
Per sviluppare l'intelligenza sì, e le ricerche sembrano confermarlo. Qui stiamo dicendo la stessa cosa.
Per sviluppare la conoscenza invece lo studio può essere importante.
fur3770 ha scritto:bravissimi a far che?????????? se nn hai senso pratico come pensi che puoi progettare???
Per sviluppare programmi di grafica 3d con le OpenGL non occorre avere il cosiddetto senso pratico, anzi...
fur3770 ha scritto:l'insegnamento è un mestiere che non richiede capacità
Mai provato?
fur3770 ha scritto:è meglio non capire nulla a squola e imparare bene un mestiere piuttosto che essere studente medio,insomma una mezza schiappa facendo finta di studiare e laurearsi . hai dubbi anche su questo?
No, su questo naturalmente no. Però ho dubbi sul fatto che sia sempre possibile imparare un mestiere veramente bene.

Comunque, Furetto, ho l'impressione che potremmo andare avanti a discutere per l'eternità, perché se ti è capitato di conoscere quasi esclusivamente insegnanti incapaci e mestieranti bravissimi è logico che tu la pensi così, non posso darti alcun torto. Per la mia esperienza, invece, qui in Italia e all'estero, la penso come ho scritto in questi post.
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desko
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Messaggio da desko »

fur3770 ha scritto:Ora la gente si chiede che può fare con una laurea in matematica: tutto e niente. ma dimmi un pò,se ti laurei in matematica e sai fare gli integrali, sai tutta la teoria che vuoi tu e fare anche esercizi ma dormi, non sei un tipo che sa gestire, non hai senso pratico... insomma sai i contenuti della matematica... chi vuoi che ti assuma? Ma chi? ma dove vivete?? La gente continua a chiedersi: " che posso fare con una laurea in matematica?" domanda stupida, perchè con la laurea in matematica puoi fare il manager, l'allenatore della nazionale, il programmatore o il contadino.. ma,quello che puoi fare magiormente, è insegnare che tu lo accetti o meno!!
Io ho una laurea in matematica. Vecchio ordinamento, indirizzo didattico finito in 7 anni con voto tutt'altro che eccellente. Poi un Master in matematica applicata all'industria. Ho iniziato a lavorare subito dopo con contratto a tempo indeterminato come ricercatore in un'azienda metalmeccanica (alla faccia del precariato giovanile, della ricerca che le industrie non fanno, della laurea in matematica che serve solo per isegnare).
Sono sempre stato convinto che (quasi) tutte le aziende abbiano bisongo di matematici e sto trovando una parzialissima conferma nella mia esperienza.
Mi avevano cercato altre 3 aziende, proprio perché matematico.
Dei miei 14 compagni di master una è come me: a tempo indeterminato da subito e gli altri, chi più, chi meno, sta lavorando con contratti a termine, a progetto e simili.
Stiamo lavorando in industrie, ospedali, centri di ricerca, banche, finanziarie.
Hai ragione: il matematico può fare tutto e niente, dipende molto da lui.
Quello che viene chiesto a me non sono tanto le nozioni acquisite con lo studio, ma la forma mentis che una laurea in matematica dovrebbe dare.

Che poi ci siano persone capacissime con la 5^ elementare in tasta non lo metto in dubbio anzi, sono proprio d'accordo con te, che ci siano persone che fanno il liceo e poi si parcheggiano in università a farsi mantenere sono d'accordissimo, ne conosco tanti, ma da qui a dire che chi è bravo lavora e gli altri studiano, ce ne passa di strada.

Sul senso pratico hai perfettamente ragione: ci vuole; per questo, ad esempio, io sono l'unico matematico dell'azienda e lavoro a stretto contatto con ingegneri (informatico, elettronico e meccanico, un disegnatore CAD, meccanico, proprio per completezza. Se fossimo tutti matematici combineremmo ben poco.

PS: ora non ho letto tutti gli ultimi (lunghi) interventi, mi metto in pari appena posso.
"Caso è lo pseudonimo usato da Dio quando non vuole firmare col proprio nome"
fur3770

Messaggio da fur3770 »

ragazzi continuo a farvi riflettere sul fatto che spesso lo studio non basta. basta per lo studente bravo. chi studia senza aver capacità è un coglione.
il professore che ad ingegneria promuove gli studenti che memorizzano le cose (studenti senza capacità) è un coglione.
I genitori che vedendo il figlio sudare troppo a capire, non solo una materia (può capitare a tutti) ma tutte le materie e lo incitano ad impegnarsi di piu sono coglioni.
Per persone senza capacità esistono svariati altri lavori, anche lo spazzino o il pulisci aiuole... invece sta gente si sta laureando in ingegneria :shock: vuol dire che quando dovrò far uso di un ingegnere staro' BEN attento... :)
la cosa che si sta delineando cmq è proprio che tutti questi senza capacità vanno a scuola(istituti tecnici e professionali), almeno alle superiori, mentre i piu capaci vanno ad imparare il mestiere a 14 anni. almeno questo è accaduto con i miei amici che stavano alle medie con me.
io scarsone diplomato allo scientifico, e tanti altri miei amici diplomati che ora stanno giu al bar a chiacchierare di calciopoli facendosi mantenere dai genitori e aspettando qualche postarello fuffa o arrangiandosi facendo i baristi,magazzinieri o cassieri ai supermercati. I piu' furbi ed ingegnosi (sempre miei amici) nonché ELASTICI ora fanno gli elettricisti,idraulici,uno fa il giardiniere, un altro il fabbro, un altro mette le piastrelle, che sta in pizzeria a fare il pizzaiolo, chi il cameriere dall'albergo 5 stelle, chi tagli i costumi in ditte di costumi da bagno... insomma lavori non banali ma lavori qualificati! chi ha continuato gli studi invece non è utile a niente nella società: saprà pure dante, un po di matematica o di storia dell'arte.. ma se è un coglione,come molti amichetti che hanno continuato gli studi, non potrà fare quasi nulla nella vita se non lo spazzino. perciò ti ripeto che ultimamente la scuola sta diventando il rifugio degli asini, altro che luogo ove s'impara qualcosa. fidati che è così. i piu' elastici e bravini manualmente (ora diventati veri e propri artigiani) vanno a lavoro. non è banale imparare un mestiere te lo assicuro.

ciao
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