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da fph » 01 mar 2016, 23:43
Gli sbocchi professionali del Tiberio Gracco normalista matematico sono tipicamente:
1. Lavoro in aziende con mansioni di tipo analista-programmatore: il contenuto matematico spesso non è moltissimo (dubito che servano gruppi algebrici, per esempio, ma potrebbe servire un po' di geometria sferica e proiettiva per la grafica, per esempio, o modellazione), lo stipendio è buono, anche ottimo se uno entra nel giro giusto (Google, Facebook... -- che spesso implica andare all'estero). Le condizioni di lavoro in media sono buone (o anche ottime -- molte grosse aziende stanno imparando a tenersi stretti i programmatori validi e fornirgli l'ambiente migliore intorno).
2. Lavoro in aziende e banche con mansioni di tipo finanziario (dal quant al risk assessment per banche e assicurazioni, alle società di consulenza finanziaria stile McKinsey): contenuto matematico medio (qui tutta la probabilità che si studia serve davvero), stipendio buono-ottimo, però tende ad essere abbastanza stressante e a divorare tempo.
3. Carriera accademica: dottorato, ricercatore, professore universitario: il contenuto matematico è (ovviamente) alto; lo stipendio non è altissimo, specialmente a inizio carriera, ed è necessario farsi un po' di anni precariato, spesso all'estero. Cosa che può piacere o no; io ho apprezzato molto vivere fuori dall'Italia. Ma va anche detto se durante questo precariato uno finisce in Austria e la sua ragazza in Australia non è per nulla divertente. Di buono però c'è che è un lavoro che ti permette di fare nella vita quello che probabilmente ti piace di più e ti permette di sceglierti i tempi di lavoro: se decido che voglio lavorare dalle 16 alle 24 tutti i giorni, è più o meno possibile. (Badate bene, però questo non vuol dire che si lavori poco, a conti fatti.) Un'altra cosa che apprezzo è che si viaggia molto: conferenze, visite, eccetera. Se a uno piace fare matematica e ricerca è un ottimo lavoro (praticamente ti pagano per fare il tuo hobby), ma se pensi che i soldi siano tutto nella vita sicuramente non scegli questa carriera.
4. Insegnamento scolastico: per matematica non c'è la quantità assurda di persone che c'è per esempio per lettere, e qualcosa si trova ancora; però anche qui c'è tanto precariato e poco stipendio, specialmente all'inizio. L'incertezza di concorsi, procedure e abilitazioni è stressante per molti. Molti arrotondano facendo ripetizioni --- grazie al cielo la gente che non sa la matematica non manca mai. Anche qui i tempi di lavoro sono abbastanza rilassati: la quantità di vacanze che c'è nella scuola, per esempio, ve la scordate in qualunque altro lavoro. E poi se a uno insegnare piace è un lavoro che dà soddisfazioni.
Io ho scelto la carriera 3, quindi le mie percezioni delle altre potrebbero essere errate e piene di pregiudizi.
Poi ci sono anche esempi di persone che hanno trovato altri lavori, dal gelataio alla pornostar, ma queste sono le carriere prevalenti. Come frequenza, a occhio direi che sul campione dei normalisti che ho conosciuto 3 > 2 > 1 > 4, ma potrebbe essere una stima sbagliata.
1, 2, 3 si possono fare anche all'estero, anzi, se uno non ha troppi vincoli sulla nazione sicuramente trova opportunità migliori. Un dottorato è necessario per 3, utile per 2, vagamente utile per 4, poco utile per 1.
--federico
[tex]\frac1{\sqrt2}\bigl(\left|\text{loves me}\right\rangle+\left|\text{loves me not}\right\rangle\bigr)[/tex]