Ovviamente un altro Cesenatico fantastico, per me è stata la quinta volta (e purtroppo quindi l'ultima occasione per competere
) e ormai ho visto che ogni volta accade sostanzialmente questo, ma stavolta... c'è stato anche qualche elemento nuovo.
Come sempre ero in compagnia dei ragazzi della mia scuola (i componenti della squadra più alcuni ospiti/tifosi/turisti/spiaggisti) e sono stato prevalentemente con loro, anche se come è naturale aspettarsi ho incontrato spesso anche gli amici degli stage e delle squadre internazionali, compresi quelli un po' più anziani che ora facevano parte dello staff.
Questa volta, su mia proposta ben accolta, siamo partiti da Roma giovedì mattina arrivando a Cesenatico prima di pranzo (di solito invece viaggiavamo nel pomeriggio), così abbiamo avuto più tempo per entrare nel clima cesenaticense e per essere mentalmente più pronti alle gare. L'idea originaria era di passare il pomeriggio al mare, ma purtroppo la pioggia ha dovuto dire la sua, quindi abbiamo fatto un po' di lupus e comprato i viveri per le gare, ma c'è stata anche un'importantissima riunione di squadra per definire bene la strategia e i ruoli, capire come comportarsi durante la gara e affiatarci e fomentarci un po' a vicenda.
Venerdì mattina si parte come di consueto con la gara individuale. Secondo me alcuni problemi potevano essere migliorati, ma c'era anche qualcosa di apprezzabile. Nello specifico, l'1 secondo me non aveva senso che stesse là (era un problema da libro scolastico di secondo liceo, fatto per regalare la menzione a tutti tranne che ai ragazzi del primo anno), il 2 anche era molto scarno (praticamente immediato e fondato su un'idea forse un po' troppo "analitica"), il 3 era carino ma peccato che fosse già visto, il 4 anche era interessante, il 5 pure ci stava (ma forse avrei chiesto il caso generale con sottosequenze di $n$ cifre), il 6 non male come problema di geometria sintetica (e apprezzabile la scelta di mettere un geometrico, cambiando un po' le carte in tavola), ma aveva la pecca di venire in baricentriche, e inoltre non vedo perché regalare un punto per la prima parte (io penso che avrei chiesto direttamente l'appartenenza di quell'intersezione alla circoscritta a $PDQ$). Purtroppo anche questa volta ho fallito, e il 6 nonostante fosse relativamente semplice non sono riuscito a finirlo (l'ho attaccato con vie più complicate senza accorgermi di poter concludere anche in modo più semplice), e questo mi fa sentire incredibilmente stupido.
Nonostante il disappunto per l'insuccesso nella competizione individuale, questa volta non volevo condizionare anche la gara a squadre (come forse è avvenuto l'anno scorso), e quindi ho cercato di concentrarmi su quella e di pensare ai lati positivi della prova mattutina anziché a quelli negativi. E già per la semifinale arriva una prima "sorpresa": dopo il pranzo, nessuno si muove per andare a prendere le navette per il Palasport (dove avevamo la gara alle 15:30), e quindi ci accorgiamo che i collegamenti non c'erano più (o non li troviamo) e siamo costretti ad andare a piedi! Peggio, il traghettatore sul canale è in ferie per qualche oscuro motivo, e per di più anche il varco successivo non è percorribile! Siamo dunque costretti a fare un giro larghissimo attraversando due canali di corsa, e alla fine riusciamo a giungere al Palasport con un buon 7 minuti di anticipo rispetto all'orario di inizio, grazie anche all'aiuto dei genitori di uno dei nostri, disposti a portarci tutti in macchina per l'ultimo tratto. Ma questo rischioso episodio aiuta a creare un legame tra i componenti della squadra e a caricarsi per la gara, che alla fine va per il meglio: nonostante io sia stato fermo per quasi un'ora sul jolly (che poi ci ha fatti schizzare), siamo primi nel girone con un ottimo margine. Apprezzabile la novità dei tre livelli di difficoltà nei problemi (normali, stellina e doppia stellina), mentre non condivido la scelta di abolire i ripescaggi in favore di una squadra qualificata in più da ogni girone: sapere a priori che passeranno 8 squadre invece che 7 non cambia così tanto, mentre sapere che se non si passa per pochi punti si può sperare in un ripescaggio lascia una possibilità in più e anche un po' più di suspence. Dopo la nostra semifinale rimaniamo a vedere quella successiva (quella con molte squadre forti, tra cui i superfavoriti del Volta di Milano), e infine torniamo in hotel e facciamo un'altra riunione di squadra: parliamo di cosa è andato e cosa non è andato in semifinale, mettiamo a punto la strategia per la finale e cerchiamo di entrare nello spirito giusto, con voglia di fare bene, credendoci e con forti legami tra di noi.
Sabato mattina arriva il momento della finale, quello per cui tutta la squadra si era preparata per tutto l'anno, grazie anche al mio contributo: durante l'anno avevo dedicato molto tempo e molte energie alla preparazione e alla selezione dei ragazzi, soprattutto preparando i problemi per le gare di selezione (ci tenevo a metterci del mio dando problemi pensati ex novo da me, non scrivo qui quanti ne ho prodotti ma è più del numero che state pensando), e oltre a lavorare per il risultato della squadra penso di aver trasmesso loro la bellezza della matematica per come la vediamo noi delle olimpiadi, nonché la bellezza delle stesse gare delle olimpiadi, in primis quelle a squadre. Questa volta riusciamo a prendere la navetta ed entriamo nel palazzetto insieme a tutti gli altri. Dopo qualche discorso motivazionale (del tipo: "Prendiamo-Il-Super-Bonus!!!"
) si dà il via al divertimento, come sempre tutto portato al massimo con ambientazioni, cosplay, musica, tifo, fomento e chi più ne ha più ne metta. Questa volta un buon jolly che ho risolto in pochi minuti ma ho tenuto per un po' per evitare che venisse bloccato, e nel frattempo sono riuscito a risolvere un buon numero di problemi, anche se alcuni mi hanno sconfitto e ad un certo punto mi sembrava di non poter fare più nulla (tutti troppo difficili oppure già "occupati"). E ho avuto un po' di disappunto nel vedere solo 21 problemi invece dei soliti 24: sa molto di "non ci veniva più in mente niente da metterci"
. Comunque, alla fine noi e il Volta schizziamo avanti grazie ai jolly, inseguiti dopo un po' dal Leopardi di Recanati (che è stato un po' la sorpresa di quest'anno). Un po' di testa a testa, negli ultimi minuti è davanti il Volta, sarebbe bastato poco per un controsorpasso, ma purtroppo la soluzione in più che ci serve non arriva e chiudiamo secondi con 1149 punti, con il Volta a 1190. Comunque siamo contentissimi del risultato: certo c'è un po' di amarezza per la vittoria sfiorata, ma anche la consapevolezza di aver lasciato alle spalle tutti gli altri e di avere davanti soltanto uno squadrone che sulla carta avrebbe dovuto fare il doppio dei nostri punti, con 6 individualisti che sarebbero andati tutti a medaglia (due ori e quasi sicuramente IMOisti nel 2018, uno anche nel 2017, poi due argenti di cui un oro 2017 e infine due bronzi).
Nell'immediato post-gara festeggiamo il risultato (ma a dire il vero ci mangiamo anche un po' le mani per la sconfitta
), facciamo un po' di baldoria con la musica, e sentiamo di essere stati davvero una squadra, essendo riusciti a lavorare bene insieme, a metterci tutto noi stessi e anche a costruire legami personali e affettivi. Nel pomeriggio andiamo al mare (sabato, come anche venerdì, il tempo è stato clemente nonostante le previsioni fossero sempre incerte), ci prendiamo la rivincita contro i ragazzi del Volta battendoli a beach volley, poi ci facciamo un bagno e giochiamo a SchiacciaPrimo in acqua, poi usciamo e ci dirigiamo direttamente alla colonia Agip per la premiazione della gara a squadre, in costume da bagno bagnato, ciabatte e con teli da mare. Ma l'idea più geniale (
) ci viene durante la cerimonia, e decidiamo di presentarci per prendere il premio con un'entrata in scena degna di essere ricordata: due ragazzi dal fondo della sala mi portano sulla sedia del papa con l'asciugamano a mo' di mantello e il pallone di Peppa Pig in mano, intanto gli altri seguono e fanno partire il sottofondo della Marcia Imperiale da una cassa. Riceviamo coppa, medaglie e occhiali da sole, perfetti per completare il nostro perfetto look per le foto. E appariamo come un gruppo di ragazzi che si divertono, come si deve fare a Cesenatico. E raggiungiamo un grande obiettivo: essere applauditi, da perdenti, più della squadra vincitrice.
Dopo la premiazione c'è la cena e poi la serata finale di festa, ma prima un momento che non dimenticherò facilmente: tutti riuniti, i ragazzi mi portano un pacco regalo, e prima di aprirlo leggo quello che mi hanno scritto, frasi come "Grazie per averci regalato questa bellissima esperienza" e "Oh capitano, mio capitano". E poi le firme, ma non soltanto le 6 firme degli altri componenti della squadra. C'erano ben 14 firme, quelle di tutti i ragazzi che (più o meno) fino alla fine avevano partecipato a tutte selezioni per la squadra, anche quelli non qualificati e che magari nemmeno erano venuti a Cesenatico. Infine apro il regalo, una calcolatrice meccanica d'epoca, oltre che un bell'oggetto anche un bel ricordo da tenere di quei ragazzi e di questa esperienza. E così ho avuto la conferma di essere riuscito a lasciare un segno, a trasmettere qualcosa, a costruire delle vere amicizie. Non ho portato la mia squadra alla vittoria, ma ho voluto bene a quei ragazzi, ho lavorato per loro e questo lavoro è stato percepito, e poi anche se non alla vittoria li ho portati, praticamente da zero, ad una che non può non essere una grande soddisfazione. E mi sento di poter dire che, nonostante la sconfitta, questa per me è stata una vittoria.
E quindi ora si sboccia, si esce, si va in spiaggia a stappare lo spumante, poi al bar del messicano dove si può prendere da bere, e i maggiorenni possono concedersi un alcolico (uno) anche se è rimasta una sola sangria, mentre agli altri danno solo un analcolico. Nel mentre uno di noi va a buttare un po' di soldi in una sala giochi, in spiaggia giochiamo un po' a calcio, poi battiamo il Leopardi di Recanati a Schiaccia7 (che è primo), e nel frattempo ci accorgiamo che... giocando sulla spiaggia ad uno dei nostri è caduta la medaglia! Momentanea disperazione, ma poi si decide che la luce del giorno avrebbe permesso di cercarla meglio e dopo una partita a lupus non riuscita si va a letto.
Domenica mattina premiazione individuale, difficile far alzare tutti dal letto, poi finalmente andiamo e scopriamo che il bronzo è a 15 e uno dei nostri è proprio là. Un altro è bronzo con 19, visto che l'argento era a 20 gli sarebbe bastata una minore pigrizia nello scrivere la soluzione dell'1 (in cui ha preso 6 punti). La premiazione prosegue intervallata da video sulle EGMO, e ci sono sorprese sia in positivo che in negativo: qualcuno che passa da 35 stimati a 23 reali o da 42 stimati a 25 reali, ma anche un "massimo 24" che passa a 26 ed esulta perché l'oro era proprio lì. Ci sono sorprese anche nei piani alti della classifica, e alla fine il podio vede Cip in testa con 41 punti (che scarso, non sa scrivere bene il 3), io al secondo posto con 39 (di nuovo!) e il terzo posto condiviso tra Bern e l'uomo-sorpresa Giuseppe Di Fabio. Faccio i complimenti ad Andrea per la meritata vittoria, e mi tengo il mio secondo posto comunque decoroso (ma non del tutto).
E ora, dopo una breve intervista, giungiamo ahimè al momento dei saluti. Bobo mi fa notare che a Cesenatico un po' di soddisfazioni le ho avute, e che ora la speranza è che ne arrivi qualcuna anche alle IMO (sempre che io mi qualifichi
), Sandro fa un discorso simile e mi dice da una parte "peccato, è finito il divertimento" ma dall'altra "beh, in realtà ne hai ancora una grossa" (di nuovo, sempre che io mi qualifichi). Usciti dalla premiazione la strada verso l'albergo è sbarrata da una gara di motociclismo storico, ma in compenso si può passare un attimo in spiaggia e chi si era perso la medaglia riesce miracolosamente a ritrovarla (grazie anche a qualche goccia di pioggia caduta in mattinata, che ha compattato la sabbia). Dopo il pranzo un'ultima corsa verso la stazione per non perdere il treno, e si torna a casa, con 10 medaglie per il distretto di Roma (quattro bronzi, tre argenti e tre ori, tra cui un prodigio di prima), e per quanto riguarda la mia scuola oltre al mio oro al secondo posto ci sono i due bronzi già citati, una menzione d'onore e un vuoto, questi ultimi entrambi a 10 punti.
Così è andato il mio ultimo Cesenatico da concorrente, una cosa che mi è rimasta è che a prescindere dai risultati (che comunque un po' arrivano) si può stare benissimo e si possono costruire e consolidare forti legami affettivi con le persone con cui si condividono queste bellissime emozioni.
E ora arrivederci a tutti, a prestissimo con alcuni perché la mia carriera olimpica non è finita: ci rivediamo tra pochissimo a Pisa, e poi spero che anche con allora la mia carriera olimpica non sarà finita, incrociando le dita...
E per i prossimi anni, penso che tornerò a Cesenatico a rivivere questo magnifico evento da un altro punto di vista, e spero che potrò collaborare per una sempre migliore riuscita di questa e delle altre manifestazioni olimpiche: oltre al fatto che è bello vedere che le cose vanno bene e che i ragazzi si divertono con la matematica e vivono queste esperienze anche grazie al proprio contributo, penso che sia doveroso un po' di "give back" nei confronti di questa fantastica realtà che mi ha dato tanto in questi cinque anni...
Dunque, ancora una volta, arrivederci!