Il criterio oggettivo di decenza di una formula è l'efficienza di calcolo. Ovvero, una formula è essenzialmente un algoritmo, che ha una certa complessità computazionale. Esempio tipico: quanti sono i sottoinsiemi di {1,...,n}? Una formula brutta è 1+1+1+..., che corrisponde ad enumerarli tutti uno per uno, in tempo esponenziale in n. Una formula bella è 2^n, che si calcola in tempo polinomiale in n.piever ha scritto:Tra l'altro, sai se il risultato finale si può scrivere decentemente??
Ora, il fatto è questo: stabilire se la tua formula è decente o no è un problema aperto. Quindi non so risponderti.
P.S. Però è carina, dai!